Ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia. I carabinieri di Rimini hanno denunciato un tunisino di 38 anni di cui non sono state rese note le generalità, residente nella città romagnola. L'uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, avrebbe infatti tenuto segregate la moglie e la figlia nel piccolo garage della propria abitazione. Una vicenda agghiacchiante che ha avuto inizio circa sei anni fa. Alla fine la donna, 34 anni, stanca delle continue sevizie ed umiliazioni, ha trovato la forza di rivolgersi ai militari dell'Arma, denunciando il coniuge.

Le continue vessazioni

I continui maltrattamenti da parte del nordafricano nei confronti della propria famiglia sarebbero iniziati sei anni fa. Il presunto colpevole, un disoccupato domiciliato in un residence sul lungomare di Rimini, da tempo avrebbe picchiato e sottoposto a vessazioni i componenti della sua famiglia. Questa vicenda dai contorni surreali avrebbe avuto inizio sin dai primi tempi dell'arrivo in Italia da parte della famiglia. L'uomo avrebbe rinchiuso moglie e figlia in un garage di soli tre metri per due, non permettendo alla coniuge di avere un qualunque tipo di rapporto con cittadini italiani, perché lui li riteneva tutti 'infedeli'. L'indagato che, come detto, era privo di occupazione, secondo il racconto della donna era solito giocare i pochi soldi disponibili alle slot machine ed ultimamente averebbe iniziato ad usare i risparmi faticosamente messi da parte dalla moglie.

L'avrebbe costretta a consegnarli il denaro picchiandola selvaggiamente quasi tutti i giorni.

La richiesta d'aiuto ai carabinieri

Stanca dei continui soprusi, la 34enne ha deciso di rivolgersi ai carabinieri ed ha chiamato il comando di Rimini. Nella telefonata, ha spiegato ai militari di essere stata rinchiusa dal marito insieme alla sua bambina in una piccola autorimessa senza alcuna finestra.

La serratura era stata bloccata dall'esterno e la presunta vittima iniziava a sentire il caldo afoso e ad avere dei mancamenti per la poca aria. Il coniuge l'avrebbe confinata a forza nel piccolo spazio ed avrebbe rotto il meccanismo automatico di apertura per non farla più uscire, prima di andare via. Temendo per la propria vita e per quella della figlia, la donna ha deciso finalmente di chiedere aiuto.

L'intervento di soccorso

I carabinieri della compagnia di Rimini sono giunti sul luogo, dunque, grazie alla segnalazione della nordafricana. I militari dell'Arma hanno immediatamente soccorso la donna, rompendo la saracinesca del garage e liberando lei e la figlioletta. Successivamente, gli investigatori hanno raccolto la testimonianza della malcapitata che, stanca delle continue sevizie e botte, ha denunciato il marito. Madre e figlia sono state portate poi in un struttura protetta, lontano dalla furia brutale del marito-padre-padrone.