Alle 00.47 (ora italiana) un violento Terremoto di magnitudo 6.4 della scala Richter ha colpito l'isola di Lombok, in Indonesia. La scossa, della durata di circa 10 secondi, ha distrutto centinaia di abitazioni, perlopiù costruite con materiali scadenti e di recupero, e ucciso almeno 13 persone, secondo quanto riferito dalla BBC. Subito attivata la macchina dei social, sui quali hanno cominciato a rimbalzare le prime immagini del fortissimo sisma e i disagi immediatmaente seguenti. Scene raccapriccianti pervengono dall'isola: persone disperate in mezzo alla strada o fuggite terrorizzate in aperta campagna per evitare di rimanere schiacciate dai crolli degli edifici, feriti distesi su delle brandine improvvisate, il pianto disperato di chi ha perso quel poco che possedeva.

Lo sciame sismico continua

Alla prima violenta scossa ne sono immediatamente seguite molte altre. All'1.06, dopo solo una ventina di minuti dalla prima, un altro terremoto di magnitudo 5.4 infligge nuovi danni alle località più prossime all'epicentro, fra cui la popolosa città di Mataram, situata ad ovest dell'isola, dove risiedono più di 300 mila persone. Appena 9 minuti dopo segue una replica di magnitudo 4.9, seguito circa un'ora dopo da una minore, di 4.3 della scala Richter. Alle 3.44 segue una scossa di magnitudo 4.8 e solo 6 minuti dopo si verifica un terremoto più forte, di magnitudo 5.3 che getta nuovamente nel panico la popolazione locale. Altre due scosse superiori al quarto grado della scala Richter si verificano alle 4.20 e alle 6.22 (ora italiana).

Il punto della situazione

Il terremoto ha colpito una delle mete turistiche per eccellenza, a soli 40 chilometri ad est dell'isola di Bali.

Sutopo Purwo Nugroho, portavoce dell'Agenzia per i Disastri nel Paese, ha riferito ufficialmente 10 morti e 20 feriti nell'est dell'isola, mentre vi sarebbero altri 3 morti e 637 feriti nel nord.

Aggiunge che la maggior parte delle vittime è stata causata dal crollo di blocchi di cemento delle proprie abitazioni e sono decedute per schiacciamento. Il numero delle vittime come quello dei feriti è ancora provvisorio, in quanto non tutti i villaggi sono stati raggiunti dai soccorsi. I turisti hanno ceduto al panico e sono immediatamente corsi via dagli hotel per timore di crolli e numerosissime sono le testimonianze raccolte dai quotidiani locali, che ora rimbalzano su internet.