Sarebbe stato fulminato da un'improvvisa scarica di energia elettrica [VIDEO] il giovane venticinquenne Giovanni Cepparulo. I fatti sono avvenuti nelle prime ore della notte tra il 5 e il 6 giugno a Santa Maria Capua Vetere, piccolo centro cittadino in provincia di Caserta, in campania. Il ragazzo si era appoggiato ad un palo della luce, non uno di quelli della pubblica illuminazione, bensì un lampioncino situato all'interno di un parco residenziale. Una terribile quanto incredibile tragedia che ha scosso l'intera comunità casertana e sulla quale stanno indagando gli uomini del commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato di Caserta.

L'assurda vicenda

Dalle prime indiscrezioni giunte, sembrerebbe che la vittima al momento del dramma fosse in compagnia della sua fidanzata, nei pressi del cancello d'ingresso dove abita la ragazza, in via Della Valle. La compagna del ragazzo si sarebbe accorta di non essere in possesso delle chiavi del cancello, ma non avrebbe voluto suonare al citofono per non svegliare i genitori, considerato il tardo orario. Giovanni avrebbe così scavalcato il cancello, urtando contro un lampioncino all'interno del cortile del condominio. Il giovane venticinquenne è rimasto immediatamente fulminato ed è morto sul colpo, dinanzi agli occhi increduli e pietrificati della sua fidanzata con la quale, tra poco meno di un mese, avrebbe dovuto convolare a nozze.

I soccorsi

Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari del personale medico del 118, ma i dottori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso: il suo cuore non ha sostenuto la potente scarica elettrica. Le forze dell'ordine, su disposizione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno posto sotto sequestro il lampione per effettuare rilievi e accertamenti tecnici circa il funzionamento e ricostruire così la dinamica del terribile incidente.

Il parco nel quale è avvenuta la tragedia è di recente costruzione; la manutenzione ordinaria è affidata ad una ditta, il cui titolare sarà interrogato dagli inquirenti per spiegare se tutti gli impianti elettrici e i dispositivi salvavita fossero a norma di legge. Giovanni lavorava nella rosticceria di proprietà della sua famiglia; era appassionato di calcio a cinque e conduceva una vita serena e felice assieme alla fidanzata. "Aveva sempre il sorriso sulle labbra ed era disponibile con tutti per ogni cosa", così lo ricordano gli amici su Facebook. Sulla salma è stato disposto l'esame autoptico.