Un viaggio con l'intento di passare una vacanza in serenità e in famiglia. Purtroppo, però, la stessa ha avuto un tragico epilogo a Debar, in Macedonia. L'intero nucleo familiare, infatti, è stato ucciso a colpi di pistola.

Un omicidio cruento, senza pietà, neanche per la ragazza minorenne che era in compagnia dei due genitori. Vittime tre persone, padre, madre e figlia, partite dall'Italia - risiedevano da tempo a Sacile in provincia di Pordenone - per andare in un matrimonio in Macedonia, loro paese d'origine. Nella notte, a Debar, al confine con l'Albania, però, ecco la tragedia.

Amid Pocesta, 55 anni, la moglie Nazmije, di 53, e la figlia quattordicenne Anila sono stati barbaramente uccisi nel sonno e senza alcuno scrupolo di coscienza. I corpi delle tre vittime sono stati trovati nelle loro rispettive camere da letto da un parente. Il familiare, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con loro, era andato a controllare, fino a quando non ha fatto la macabra scoperta. Lui avrebbe dovuto rivederli in occasione della cerimonia in un piccolo paesino da cui, anni prima, a causa della guerra nei Balcani, erano stati costretti a fuggire.

Amid, il capo famiglia, una volta in Italia aveva trovato lavoro come operaio in Friuli. La compagna, invece, era una colf.

La ricostruzione dei fatti

Secondo le prime ricostruzioni, la famiglia sarebbe stata uccisa mentre i componenti dormivano. Gli spari, le urla di paura, poi il silenzio "assordante". Il loro viaggio di piacere si è trasformato in un vero e proprio incubo, da, cui, però, non si sono più svegliati.

Diverse le piste battute per risalire al colpevole.

Tra i presunti moventi, ci sarebbe anche quello di una lite con un parente. Con quest'ultimo, infatti, sembrerebbe ci fossero stati dei diverbi alcuni giorni prima. Al momento, questa persona è ricercata dalle forze dell'ordine.

Secondo quanto riferito tra le altre anche dall'ANSA, le discussioni - particolarmente accese - avrebbero avuto luogo qualche giorno prima della tragedia per banali motivi, probabilmente per questioni di confini di proprietà.

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La vita in Italia

Come già accennato la famiglia macedone viveva da tempo a Sacile, in provincia di Pordenone. Oltre a loro tre ci sarebbe un'altra figlia più grande che, però, sarebbe rimasta in Italia.

Secondo quanto riportato da "Il Messaggero Veneto", il fatto increscioso sarebbe avvenuto lo scorso 27 agosto. Sul caso proseguono le indagini, in attesa di individuare, come detto, i presunti assassini.