Il passaggio da ora solare a ora legale è un concetto nato oltre cento anni fa, durante la prima guerra mondiale, per risparmiare energia elettrica, nel contesto di una tecnologia vecchia e insufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico di grandi città. Solo nei primi anni 2000 il duplice cambio dell'orario annuale è stato diffuso in tutti i Paesi dell'Unione Europea. Ad oggi è ancora in funzione, ma le cose potrebbero cambiare a breve: la Commissione europea infatti vuole abolire l'ora legale.

La posizione dell'Europa

Un mega sondaggio effettuato nei Paesi del nord e dell'est, soprattutto in Finlandia e in Polonia, ha sottolineato la volontà dei cittadini di mantenere l'ora solare per tutto l'anno, e a Bruxelles la commissione europea, su indicazione di Juncker, vuole proporre l'abolizione dell'ora legale per tutti i Paesi dell'Unione Europea.

La mega-consultazione da record ha coinvolto 4,6 milioni di persone tra il 14 ed il 16 agosto, l'84% dei quali avrebbe risposto con esito positivo alla proposta dell'abolizione del cambio dell'orario che ormai viene effettuato da più di un secolo. Secondo uno studio del parlamento polacco, il passaggio da ora legale a ora solare e viceversa, avrebbe effetti negativi sia sulla salute delle persone che sull'economia dei Paesi europei. Per quanto riguarda la salute dei cittadini, i sostenitori di suddetto studio asserirebbero che il cambio dell'orario provocherebbe sbalzi di umore e l'aumento dell'incidenza di malattie cardiovascolari, incidenti stradali e infortuni sul lavoro. Dopo le esternazioni di Juncker il 76% dei membri della Commissione europea durante una consultazione ha giudicato il passaggio dall'ora legale all'ora solare dannoso e nocivo per la popolazione.

Se la proposta verrà accettata dall'Europarlamento e dai vari governi dell'UE la soluzione diverrebbe vincolante per tutti gli Stati membri.

I dati sul risparmio di energia elettrica in Italia

Calcolando i dati del 2017 forniti da Terna, il risparmio di energia elettrica in Italia nel 2017 legato al passaggio all'ora legale è stato di 567 GW/h, a fronte di un fabbisogno totale di 320.000GW/h.

Questo significa che il duplice cambio d'orario ci ha permesso di risparmiare circa lo 0,2% sui consumi elettrici mentre con il passaggio al fotovoltaico ed alle energie rinnovabili il risparmio sui consumi sale di almeno 200 volte. Quindi sembrerebbe che gli svantaggi, elencati nella prima parte dell'articolo, siano molto più rilevanti rispetto ai vantaggi legati al solo risparmio di denaro sui consumi di energia elettrica e che nel futuro potremmo rimanere tutto l'anno con l'ora determinata dalla luce del sole. Non ci resta che aspettare la decisione della Commissione europea.