Emma Jenkins, una 39enne di Bournemouth, nel Regno Unito, cinque anni fa aveva voluto tuffarsi in piscina con le lenti a contatto, senza pensare che quel gesto le sarebbe potuto costare la perdita della vista ad un occhio. Purtroppo, la madre di due bimbi contrasse l'uveite anteriore, una grave infezione che le sarebbe potuta costare la cecità totale ad un occhio. L'episodio risale al 2013 ma solamente adesso Emma ha voluto raccontare quei terribili momenti ai quotidiani locali. La Jenkins si trovava in vacanza in Scozia, insieme al marito, e dopo quel tuffo in piscina aveva percepito un certo fastidio all'occhio sinistro.
Si era subito tolta le lenti a contatto, credendo che tutto fosse finito lì; invece i suoi guai erano appena iniziati.
Forte cefalea e abbassamento della vista dopo il tuffo
Dopo quel tuffo in piscina e quella nuotata durata una ventina di minuti, la vita di Emma era cambiata. Togliere le lenti a contatto dagli occhi non era bastato ad evitare il peggio. Qualche giorno dopo il tuffo, la 39enne aveva accusato una forte cefalea e un repentino abbassamento della vista ma non aveva voluto rovinare la vacanza ai familiari, aspettando il ritorno a casa per farsi visitare da un medico. Il personale sanitario del Royal Bournemouth Hospital, dopo un esame accurato degli occhi, le aveva diagnosticato l'uveite anteriore, una patologia oculare che può portare alla perdita della vista.
Tale malattia è provocata da batteri che possono danneggiare la cornea. L'errore di Emma era stato quello di aspettare molto tempo prima della visita medica. Il decorso del tempo aveva causato la proliferazione dei batteri nel suo occhio.
Il trapianto di cornea
Nessuna terapia si era rivelata efficace e la Jenkins, a un certo punto, non riusciva più a vedere nulla dall'occhio sinistro.
I dottori non le avevano dato speranze, dicendole che la sua vista non sarebbe più tornata quella di una volta. Due anni fa la 39enne è stata sottoposta a un trapianto di cornea grazie al quale ha riacquistato parzialmente la vista. I medici le hanno detto che è riuscita a guarire quasi completamente. Emma, nel corso di un'intervista, ha asserito che oggi riesce a vedere tutto ma non è in grado di mettere bene a fuoco oggetti e persone; inoltre patisce la secchezza all'occhio.
"Meglio vedere questo che non vedere affatto", ha aggiunto. Forse, secondo Emma, sarebbe necessaria una maggiore sensibilizzazione sui pericoli derivanti dall'utilizzo delle lenti a contatto in acqua.