Allerta sui pomodori provenienti dall'Italia e diretti in Croazia. A lanciare l'allarme, ieri, è stato il sistema di controllo dell'Unione Europea per la tutela della sicurezza alimentare dopo un accertamento effettuato su un carico destinato al mercato del paese dell'Est. La settimana scorsa erano stati 'bocciati' cozze e mitili provenienti dalla Grecia. Stavolta, da accertamenti sulle solanacee di produzione italiana, è emerso che contenevano un pesticida, il clorpirifos metile, in quantità molto superiori a quelle consentite dalle norme vigenti.
Pomodori contaminati da pesticida, scatta l'alt
Il pomodoro, alimento salutare per eccellenza, noto per le sue proprietà antiossidanti grazie al licopene in esso contenuto, e anticancerogene, se contaminato dall'uso massiccio di pesticidi, può diventare un concentrato di residui chimici. Per questo motivo, il Sistema comunitario di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi (Rasff) ha fatto scattare l'allarme dopo il controllo da parte delle autorità croate di una partita proveniente dall'Italia che era destinata all'immissione sul mercato per la vendita. Dell'insetticida denominato clorpirifos metile, i pomodori ne contenevano una quantità pari a 0,14 milligrammi per chilo.
Il valore massimo consentito dalle regole dell'Unione Europea, è pari a 0,01 milligrammi per chilo. La partita controllata ne conteneva dunque una concentrazione 14 volte superiore a quella ammessa. Di conseguenza il carico è stato bloccato, sequestrato e probabilmente distrutto, ma ora si teme che ci siano altre partite in circolazione nelle stesse condizioni.
Clorpirifos metile, pesticida ai raggi
Si tratta di un insetticida ad ampio spettro d'azione. Usato per ortaggi quali pomodori, peperoni, melanzane, ma anche su piselli, ravanelli, patate, mais, piante ornamentali e pioppi, ma anche per disinfestare cereali in granella immagazzinati. Senza tralasciare poi l'uso che se ne fa per difendere gli alberi da frutto quali arancio, limone, mandarino, clementino, pesco, melo, pero, oltre a fragola e vite, principalmente da insetti, acari, larve di vario genere e cocciniglie.
Studi scientifici hanno però appurato che l'uso del pesticida può causare danni al sistema nervoso dei bambini, o se le madri sono venute in contatto con il Clorpirifos metile, provocare la nascita di bambini con problemi comportamentali o bassi quozienti intellettivi. Negli adulti provoca sintomi quali nausea, mal di testa e vertigini. L'Environmnental Protection Agency negli Usa ne ha vietato la vendita per usi privati fin dal 2006, ma poi continua ad essere usato nell'industria agricola. La situazione è di gran lunga migliore in Europa dal momento che la normativa ha abbassato il limite massimo consentito per la presenza di suoi residui su frutta e verdura. Colpisce tuttavia il fatto che un prodotto di larghissimo consumo, sempre presente sulle nostre tavole, sia finito sotto accusa per motivi che mettono a rischio la Salute dei consumatori.
Secondo Giovanni D'Agata, presidente di un'associazione di consumatori italiana, lo 'Sportello dei diritti', per tutelare il consumatore occorre che gli ingredienti contenuti in alimenti di grande uso siano tracciati e identificati. E' un lavoro che comporta un'inversione di rotta, anche con la graduale riduzione di fitofarmaci in agricoltura. Le verdure in foglia come gli ortaggi con la buccia a cominciare dai pomodori, sono quelle che in genere contengono più pesticidi. Un accorgimento sempre valido è di lavare attentamente frutta, verdura e ortaggi con acqua e bicarbonato, lasciandoli ammollo almeno un quarto d'ora.