Un'intera nottata insonne per molti cittadini della provincia di Catania e nei comuni del territorio ai piedi del vulcano Etna, in Sicilia. Un Terremoto di intensità magnitudo 4,6 ha colpito la zona intorno alle ore 2:34 di oggi, sabato 6 ottobre 2018, così come registrato dai sismografi dell'I.N.G.V. (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). La scossa sismica ha avuto come epicentro il comune di Santa Maria di Licodia (provincia di Catania). Il sisma ha causato il distacco di numerosi cornicioni di abitazioni, in particolare della chiesa di Santa Maria di Licodia e del palazzo Ardizzone, già sede del palazzo di città.

I due centri più colpiti dal sisma

I paesi maggiormente colpiti dal terremoto sono stati i comuni di Biancavilla ed Adrano. Qui numerosi abitanti, presi dallo spavento e dalla paura, hanno abbandonato le proprie abitazioni nel cuore della notte e si sono riversati in strada. I volontari del dipartimento della locale protezione civile hanno già provveduto a transennare alcune aree e a mettere in stato di sicurezza l'intera zona. L'evento sismico è stato percepito chiaramente anche a diversi chilometri di distanza, sino alle città di Messina, Enna, Siracusa e Catania. Numerosi i feriti rimasti coinvolti nell'evento sismico in maniera non grave, la maggior parte dei quali sono stati trasferiti presso l'istituto ospedaliero 'Santissima Addolorata' di Biancavilla (Catania) per ricevere medicamenti e cure sanitarie del caso.

Numerosi i ricoveri dovuti a stato di shock e attacchi di panico.

Controlli a tappeto per le strutture

Attualmente sono ancora in corso le verifiche e i controlli da parte dei vigili del fuoco che stanno verificando l'agibilità e lo stato di sicurezza di tutte le strutture e gli edifici interessati dal sisma. Per fortuna i danni sono stati limitati e contenuti: coinvolte principalmente abitazioni di vecchia costruzione.

A crollare anche calcinacci di chiese e muri di antiche strutture. Nel corso della notte sono giunte alla sala operativa del dipartimento regionale della protezione civile circa una cinquantina di richiesta di intervento per verifiche di stabilità, distacco di calcinacci e crolli parziali. Il sindaco Antonio Bonanno, primo cittadino di Biancavilla, ha invitato i propri concittadini a non farsi prendere dal panico e a non sostare in strada in prossimità di balconi o altre strutture che da un momento all'altro potrebbero crollare.