Una vera e propria tragedia quella che si è verificata venerdì 23 novembre nella provincia di Brescia, precisamente nel piccolo comune di Roncadelle, dove un uomo di trentacinque anni, Nicola Di Sanzo, ha perso la vita dopo essere stato travolto da un treno. Secondo quanto riferisce il noto sito Today.it, infatti, l'incidente si è verificato intorno alle 05.00 del mattino, quando il giovane è stato colpito in pieno da un treno in corsa nella zona di via Violino di Sotto, mentre era impegnato a lavorare lungo i binari della stazione, essendo un dipendente di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, ovvero la società che si occupa della manutenzione delle ferrovie.

Attualmente la dinamica dell'incidente è sotto gli occhi attenti della Polizia che adesso dovrà occuparsi di ricostruire la dinamica dell'accaduto.

Tragedia nel bresciano: colpito dal treno in corsa e ucciso sul colpo

Secondo quanto si apprende dal sito in questione, pare che si sia trattato di un arrotamento, ovvero una fase dell'incidente caratterizzata da lesioni da schiacciamento, fratture ossee e lesioni viscerali. Purtroppo per il trentacinquenne non c'è stato proprio nulla da fare in quanto è deceduto sul colpo senza che i soccorsi potessero aiutarlo. A seguito del drammatico incidente, il traffico dei treni è stato sospeso per diverse ore per permettere i rilievi da parte della Polizia incaricata.

Ciò che si cerca di comprendere è cosa sia potuto andare storto: se ci sia stato un malfunzionamento, o se semplicemente si sia trattato di un tragico errore umano. Nelle ore immediatamente successive alla tragedia, soltanto sulla tratta che va da Brescia a Rovato hanno continuato a fornire i servizi di trasporto alcuni treni ad alta velocità, ma con notevoli ritardi di almeno sessanta minuti.

Tragedia a Brescia: Nicola lascia moglie e figlio piccolo

Per quanto riguarda i treni regionali, invece, la ripresa delle attività è stata sospesa fino al nuovo ordine, in quanto il transito di quest'ultimi può avvenire soltanto sui binari dove però si è verificata la morte dell'operaio trentacinquenne. Per ovviare al disagio dei trasporti, sono stati messi a disposizione degli autobus in sostituzione per gli studenti e per coloro i quali sono pendolari. Nicola Di Sanzo, dipendente di una ditta di Caserta, come riportato da Internapoli.it, lascia la moglie e un figlio piccolo, che dovranno adesso riprendersi dal dolore e tentare di andare avanti.