Un bambino di 11 anni è stato costretto dal padre e dalla matrigna ad avere rapporti sessuali anche a tre perché il padre pensava di doverlo "curare" da presunte tendenze omosessuali. E' quanto emerge da una denuncia del ragazzo stesso, oggi 36enne che ha avuto il coraggio di riferire i gravi soprusi subiti da giovanissimo per tre anni. Ora il padre e la matrigna sono stati condannati con una pena detentiva di cinque anni per lui, e di otto anni per lei. La vicenda si è svolta a Bracknell (nel Regno Unito), ed è stata riportata dalla testate giornalistiche "Bracknell news" e "The Sun".

Da bambino era costretto a subire abusi dal padre e dalla compagna di lui

Oggi Daniel è un ragazzo di 36 anni e vive tranquillamente la sua vita, ma da bambino ha avuto una vita orribile. Costretto dal padre ad avere rapporti intimi con la matrigna (arrivando perfino ad avere un rapporto a tre), Daniel aveva anche l'obbligo di guardare video e film a sfondo pornografico. Il motivo è dei più sconcertanti: stando alla testimonianza dello stesso genitore durante il processo, il padre voleva "correggere" una presunta tendenza all'omosessualità del figlio. Invece di proteggerlo e sostenerlo nelle fasi più importanti della sua crescita, lo sottoponeva ad ogni genere di violenze sessuali senza avere la facoltà di difendersi.

Ma non solo. Daniel racconta che quando il padre non c'era la matrigna si premurava di continuare questa indecente condotta facendogli anche toccare e baciare il suo corpo. "Mi ha tolto la verginità senza che io lo volessi o ne fossi consapevole" racconta Daniel.

A 16 anni, quando poi i due compagni si sono separati, il ragazzo è andato vivere a Weymouth, dove è stato abusato da un altro pedofilo, successivamente messo agli arresti. La tranquillità del padre e della matrigna è andata avanti per oltre venti anni, finché il giovane ha trovato il coraggio di raccontare ogni abuso da parte loro.

L'arresto dei due pedofili e le relative condanne: 5 anni per il padre

In seguito alla denuncia coraggiosa da Daniel, il padre e l'ex matrigna sono stati condannati con l'accusa di violenza sessuale su minore ad una pena detentiva che conta cinque anni per il padre e otto anni per la matrigna.

In sede di processo il padre stesso ha detto chiaramente di voler fare in modo che il figlio non "diventasse" gay, senza prendere in considerazione il fatto che il ragazzo fosse suo figlio a prescindere dal suo orientamento sessuale e soprattutto senza avere alcuno scrupolo per un bambino di undici anni.