32, 39, 52, 56, 69 e 85. Questi 6 numeri, il 25 novembre 1998 cambiarono la vita di 8 riminesi che, "investendo" in un sistema del SuperEnalotto 11 mila lire (l'equivalente di una pizza e di una birra, all'epoca) si portarono a casa 24 miliardi di vecchie lire (23.945.533.300 per il "6" a cui si aggiunsero le quote dei 4 punti e dei 3 punti). La giocata vincente fu giocata al bar - ricevitoria "Da Gianni" (a Borgo San Giovanni) che, per il ventesimo anniversario, ha deciso di riunire nel suo locale i "fortunelli" dell'epoca. Non a tutti loro, però, la vincita ha migliorato la vita.

Il colpo del secolo

Esattamente vent'anni fa, il 25 novembre 1998, la dea bendata decise di fare tappa al bar-ricevitoria Da Gianni, a Borgo San Giovanni e di regalare 24 miliardi a 8 fortunelli che acquistarono un sistema SuperEnalotto da 88 mila lire, ideato dagli stessi gestori. Oggi, un cartello fuori dal locale recita "Riproviamoci". "Quella vincita è stata una delle più alte: 24 miliardi di lire; in molti l'hanno definita il colpo del secolo" ha ricordato Mauro Gugnali che, oggi come ieri, è dietro il bancone con la moglie Maura (figlia di Gianni).

Ma che fine hanno fatto i fortunati che azzeccarono il «sei» (ma anche due «quattro» e una ventina di «tre»)? Davvero, quella vincita, ha cambiato in meglio la loro vita?

Gli 8 vincitori

Con solo undicimila lire, 8 riminesi, venti anni fa si portarono a casa una fortuna. Erano tutti clienti abituali del bar ricevitoria di via XX Settembre. Ma, come ha ricordato il gestore, dopo "il colpaccio", alcuni di loro non vi hanno più messo piede, mentre altri - di tanto in tanto - fanno ancora una capatina.

Soltanto uno di loro è rimasto un cliente affezionato e, quando può, passa per un caffè e per una giocata. La super vincita non l'ha cambiato: ha sempre continuato a far la sua vita di sempre e ha sempre proseguito la sua attività di artigiano. "Certo - ha spiegato chi lo conosce - con quella vincita non ha l'assillo di far quadrare i conti a fine mese: sarebbe già potuto andare in pensione".

Lui, invece, ha deciso di mantenere un tenore di vita normale, senza spese folli.

Gli altri amici, invece, hanno fatto scelte diverse e c'è chi in qualche anno è riuscito a dissipare un tesoro. Un paio di fortunelli, incapaci di gestire una cosa più grande di loro, hanno speso subito quasi tutti i soldi vinti: hanno fatto investimenti sbagliati e, soprattutto, si sono fidati delle persone sbagliate. Così, già nel 2000, si son ritrovati a condurre la stessa modesta vita di prima.

Per uno di loro, i 3 miliardi vinti, si sono rivelati una vera e propria maledizione: si è, infatti, rovinato la vita con la droga.

Infine, due degli 8 giocatori, non hanno avuto nemmeno la possibilità di godersi il jackpot: uno di loro, quando sono arrivati i soldi della vincita, era già avanti con gli anni ed è morto poco dopo. Roberto Rotelli, invece, è deceduto prematuramente a soli 43 anni, subito dopo aver comprato uno stabilimento balneare.