Morire per una patologia correlata a una muffa. È successo nell'università del Maryland, negli Usa. Olivia Paregol aveva 18 anni ed era una matricola. Secondo la stazione televisiva CBS WJZ-TV, la giovane era nel suo primo semestre di college. A stroncarla è stato l'adenovirus, un virus che attacca le vie respiratorie. Diversi studenti avevano segnalato la presenza di muffa nelle camere del dormitorio universitario ed era stato risolto il problema. Per la Paregol, però, era troppo tardi, quel virus l'ha uccisa.

Muffa vicino ai cuscini

L'adenovirus ha fatto un'altra vittima negli Stati Uniti, dopo la morte di 11 bambini nel New Jersey.

Olivia Paregol è morta poco dopo aver compiuto 18 anni. Adesso si teme che sia stata proprio la muffa presente nelle stanze del dormitorio dell'Università del Maryland a causare la malattia che ne ha stroncato la vita. Il dramma è partito da un colpo di tosse; poi le condizioni della 18enne (affetta dal morbo di Crohn) sono peggiorate, fino alla morte. Secondo alcuni studenti Olivia è morta proprio per la tanta muffa situata nelle vicinanze dei cuscini. La muffa faceva tossire i ragazzi, che tornavano in buona salute solo nei fine settimana, quando si recavano dai loro parenti. La tosse continua ha portato due studenti a segnalare la presenza della muffa ai dirigenti della struttura accademica.

I dormitori, in seguito, sono stati puliti.

Due mesi e mezzo per eliminare la muffa

La bonifica dei dormitori non è servita però a salvare la vita a Olivia Paregol. Durante le operazioni di miglioramento dei dormitori, gli studenti, oltre 500, erano stati trasferiti in dimore temporanee. Durante le operazioni di bonifica delle stanze è stato anche usato un deumidificatore che è servito per accelerare le operazioni: per eliminare la muffa ci sono comunque voluti due mesi e mezzo.

Secondo quanto riportato dal messaggero.it nel campus si sono registrati 6 casi di adenovirus, incluso quello della Paregol. L'adenovirus è così balzato agli onori delle cronache americane, non solo per il caso della Paregol ma anche per l'epidemia che ha recentemente ucciso 11 bimbi in un centro di riabilitazione nel New Jersey.

Intanto la famiglia della ragazza non si da pace: il padre della 18enne americana ha parlato del tragico episodio a un'emittente televisiva proprio nel giorno in cui ha dovuto organizzare il funerale. Ian Paregol ha affermato che Olivia era una ragazza molto dolce, una persona meravigliosa e un'anima bellissima. Gli adenovirus solitamente causano raffreddore ma non è escluso che possano cagionare gravi patologie, come nel caso purtroppo di Olivia.