Ormai è un bollettino di guerra: passato il weekend, puntualmente si contano gli episodi di sangue e violenza avvenuti all’esterno delle discoteche italiane. Si tratta di un vero e proprio problema di ordine pubblico, che sembra passare sotto silenzio. Infatti, mentre all’interno dei locali i gestori organizzano servizi di sicurezza in grado di mantenere la calma e tutelare i giovani, spesso a pochi metri di distanza dalle sale da ballo non esiste nessun controllo. Così capita che le risse e i crimini si spostino in queste “terre di nessuno” che dovrebbero essere maggiormente presidiate dalle forze dell’ordine.

Nell’ultima settimana le cronache hanno registrato tre diverse vicende, con giovanissimi come protagonisti, tutte accumunate dall’essere accadute a pochi passi delle discoteche.

Due feriti, di cui uno in gravi condizioni, in Brianza

Il primo grave episodio si è registrato all'esterno del Jet Club di Cermenate, in Brianza. Un ragazzo di 17 anni è stato ferito gravemente a coltellate nel parcheggio della discoteca: i tagli al torace e all’addome sono stati così profondi che i i medici hanno preferito non sciogliere la prognosi, per valutare la possibile presenza di lesioni interne. Coinvolto anche un secondo giovane, di origine ucraina, che è stato medicato e guarirà in un mese.

Come spesso accade, tutto sarebbe nato da una rissa scoppiata all’interno del locale, a quanto sembra per una spinta data involontariamente: i buttafuori avrebbero cacciato i responsabili, che avrebbero ripreso la lite nel parcheggio.

Due minorenni di 15 e 17 anni, residenti a Seveso, sono stati fermati sul posto dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio: avevano ancora con sé l’arma utilizzata.

La misteriosa aggressione di Pescara

Nelle stesse ore un episodio simile si è verificato a Pescara. Tre giovani di 21, 24 e 26 anni sono stati colpiti alle gambe e ai glutei all’esterno della discoteca Megà, al termine della serata.

Per fortuna le ferite non sono gravi: le tre vittime guariranno per 15 giorni. I ragazzi, aggrediti alle spalle, hanno raccontato ai poliziotti di non aver visto chi è stato ad attaccarli, né hanno saputo dare una spiegazione sui motivi del gesto.

Gli agenti hanno sentito anche i testimoni presenti nel locale. A quanto pare ci sarebbero state versioni discordanti sull’accaduto: secondo alcuni ci sarebbe stato un litigio, poi continuato all’esterno, per altri la causa scatenante sarebbe stata una parola di apprezzamento di troppo detta ad una ragazza di un altro gruppo, per altri ancora i tre accoltellati non c’entravano nulla con quanto successo all’interno della discoteca.

Con queste premesse ed in mancanza di altri elementi non sarà facile risalire ai responsabili.

La violenza nella tenda vicino alla discoteca

L’ultimo episodio di questo weekend è avvenuto all’esterno di un locale nel Trevigiano ed ha per protagonista una sedicenne. Secondo quanto riporta la stampa locale, la ragazza avrebbe esagerato con l’alcool: alla fine della serata la sua comitiva, prima di sciogliersi, l’avrebbe lasciata collassare per terra, senza prestare alcun soccorso all’ubriaca, ma anzi limitandosi a fotografarla con gli smartphone.

Quindi la minorenne sarebbe rimasta sola con un 19enne che, invece di riportarla subito a casa, l’avrebbe condotta in una tenda, montata nei pressi della discoteca, per violentarla, approfittando del suo stato di incoscienza.

Tuttavia la giovane, una volta tornata a casa ha raccontato ai genitori quel poco che ricordava della sua nottata da incubo. Le successive visite mediche hanno confermato gli abusi: la Procura di Treviso ha quindi aperto un’inchiesta sull’episodio, ancora tutto da chiarire.