Oltre ad essere pericolosi e talvolta mortali per uomini e animali, i Botti di capodanno sono una fonte spaventosa di inquinamento da diossina, polveri sottili, metalli. Il dato impressionante diffuso dal 'Corriere della Sera' in un articolo incentrato sull'inutilità dei botti, praticamente racconterebbe un disastro ambientale che si ripete ogni anno in tutta Italia a cominciare da Napoli, città che ha il primato in fatto di esplosioni pirotecniche a San Silvestro.

Botti di Capodanno, danni alla salute

L'articolo pubblicato sul 'Corriere della Sera', fa riferimento a un libro scritto da Daniele Fortini, già amministratore delegato dell'azienda della nettezza urbana di Napoli, e Gabriella Corona dal titolo 'Rifiuti' in cui, riferendosi a uno studio della Cewep, la Confederation of european waste-to-energy plants, e prendendo come riferimento i dati di capodanno 2005, si dice che i fuochi esplosi a Napoli nel solo tratto che va da Posillipo a Capo di Sorrento, quindi una porzione minima della città, hanno rilasciato uan quantità di diossina pari a quella che in un anno rilasciano 120 inceneritori.

Per non limitarsi solo all'Italia, si cita il caso inglese: a Londra i fuochi sparati in 15 minuti per celebrare a Capodanno il millennio nel 2000, hanno immesso nell'atmosfera veleni quanti ne avrebbe potuti sprigionare un inceneritore in un secolo.

Insomma, oltre ai bollettini post San Silvestro di feriti, a discapito delle ordinanze che in molte città italiane vietano i botti, ci sono le 'vittime bianche', ad esempio cardiopatici e asmatici costretti a respirare polveri fini e fumi di zolfo. I botti, dunque, non provocano solo gravissimi danni a occhi, mani, orecchie di cui spesso raccontano le cronache, ustioni o bruciature, ma danni alla salute di tutti. Pe questo motivo, 400 città cinesi hanno festeggiato l'ultimo capodanno senza botti e fuochi d'artificio dal momento che il livello d'inquinamento atmosferico aveva superato di gran lunga i valori massimi consentiti.

Capodanno, dati non confortanti

Dal 2013 non ci sono stati morti per i botti di Capodanno, ma il dato è solo parziamente rassicurante perché in cinque anni sono aumentati i feriti, soprattutto bambini. 212 sono le persone rimaste ferite lo scorso anno, 50 erano minorenni.

A discapito di divieti e ordinanze vigenti in tutta la penisola, i botti illegali continuano ad avere una grande richiesta: a Taranto ne sono stati sequestrati 900 chili.

A Napoli e provincia, la guardia di finanza giorni fa ha sequestrato sette quintali e mezzo di fuochi e a San Giuseppe Vesuviano è stato scoperto un opificio abusivo di fuochi d'artificio illegali, privo di qualsiasi autorizzazione. A Roma le fiamme gialle ne hanno sequestrato 650 chili e otto persone sono state denunciate, tra queste tre titolari di origine cinese.

270 chili sono stati sequestrati a Settimo Torinese. Il mercato nero dei botti ovunuque nella penisola è diffuso e fiorente.

Capodanno, la sofferenza degli animali

Ultimo dato, ma non certo in ordine di importanza, riguarda le conseguienze che scontano gli animali. Secondo i dati del Wwf sarebbero 25mila gli animali vittime, dirette o indirette, del Capodanno ogni anno. Il Wwf conta circa 5mila animali che muoiono la notte di Capodanno di paura. Non solo quelli domestici, ma anche quelli selvatici. Gli animali anziani possono avere un infarto. Cani e gatti per il panico possono fuggire dalle abitazioni e spesso accade che si perdano o vengano investiti per strada. Gli uccelli possono essere disorientati e vagare, per poi schiantarsi contro muri o cavi elettrici. Conseguenze terribili per uomini e animali, di una pratica sempre meno segno di festa e sempre più sinonimo di barbarie.