La D.I.A. (Direzione Investigativa Anti-Mafia) della Procura della Repubblica presso il tribunale di Trieste, con il supporto e l’ausilio dei colleghi della Procura di Napoli, di Bologna, di Padova e di Milano, nonché degli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Trieste, ha dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, su disposizione del G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari) del tribunale del capoluogo giuliano.

Le estorsioni

Le sette persone tratte in arresto dovranno rispondere dell'accusa del reato di estorsione con l'aggravante delle modalità mafiose.

Secondo la magistratura, infatti, gli arrestati avrebbero costretto, con intimidazioni e minacce, imprenditori e professionisti sia italiani che stranieri a privarsi di cospicui crediti, con lo scopo di favorire gli interessi del pericolosissimo clan di camorra dei 'Casalesi'.

Perquisizioni in tutta Italia

Le forze dell'ordine, proprio in queste ore, stanno eseguendo numerose perquisizioni domiciliari in diverse città della Penisola (Trieste, Milano, Portogruaro, Udine, Treviso, Padova, Modena, Napoli). L’attività investigativa e operativa che ha portato all'arresto degli affiliati all'associazione criminale ha visto l'impiego di più di 100 unità, nonché l’utilizzo di complessi e sofisticati apparecchi di ricerca e geo-localizzazione attraverso sistema G.P.S.

Il Clan dei Casalesi

Il clan camorristico dei 'Casalesi' è un'associazione criminale nata nella seconda metà degli anni Novanta in provincia di Caserta e diffusasi man mano in tutto il territorio nazionale e anche fuori confine. Il cartello criminale, infatti, oltre che in Campania, è molto attivo in diverse regioni italiane (Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia), in particolare nelle provincie di Reggio Emilia e Modena.

I casalesi svolgono la propria attività criminale in diversi settori: dal traffico di cocaina nell'America del Sud al business dei rifiuti tossici e radioattivi nella cosiddetta 'Terra dei Fuochi', dal contrabbando di tabacco e sigarette in Polonia al riciclaggio di denaro sporco e allo sfruttamento della prostituzione.

La conferenza stampa

Maggiori dettagli e indiscrezioni circa la difficile operazione delle forze dell'ordine saranno resi noti e divulgati agli organi e alle agenzie di stampa oggi, martedì 18 dicembre 2018, alle ore 11:30 in occasione di una conferenza stampa che il procuratore generale Dottor Carlo Mastelloni, a capo del tribunale di Trieste, terrà presso la Sezione Operativa della D.I.A. del capoluogo giuliano.