Xiao Wang è un ragazzo cinese, all’epoca dei fatti minorenne, che 7 anni fa decise di privarsi di un rene pur di ottenere l’iPhone 4, evidentemente troppo oneroso per le sue disponibilità. Le conseguenze dell'intervento, eseguito all'interno di una struttura sanitaria non idonea, sono causa dell'insufficienza renale grave con la quale oggi il giovane è costretto a convivere.
Vendere un organo per acquistare l'iPhone 4 ed essere accettato dagli amici
Drammatico il sacrificio dell’adolescente cinese Xiao Wang, assurto alle cronache per aver ostentato cieco azzardo nel mettere in vendita sul web, mediante contatti poco affidabili, il proprio rene per una cifra attorno ai 2500 euro, somma sufficiente per permettersi così l’iPhone 4, molto in voga tra i coetanei del giovane il quale, a causa della precarietà nella quale viveva la sua famiglia, non disponeva delle risorse economiche necessarie per comprarlo e sentirsi così accettato dalla compagnia di amici.
Quando la notizia raggiunse il panorama mediatico scoppiò lo sconcerto generale; successivamente i soggetti coinvolti, ritenuti colpevoli, vennero arrestati dalla polizia cinese. La famiglia del giovane testimoniò di essere stata all'oscuro di tutta la vicenda finché le condizioni di Salute del figlio, in continuo peggioramento, non lo costrinsero a denunciare quanto accaduto. Ai genitori è stato dato un risarcimento pari a 160 mila euro.
Xiao oggi convive con l'invalidità permanente a causa di quell'intervento chirurgico
A distanza di diversi anni torna a far parlare di sé la biografia di Xiao, oggi 24enne, oramai segnata radicalmente dalle conseguenze della sua scelta con le quali è forzatamente portato a convivere: a causa delle condizioni illegali nelle quali è avvenuta l'asportazione dell'organo, il paziente minorenne, al quale il personale sanitario aveva assicurato una qualità di vita tendenzialmente buona anche a seguito dell’organo venduto, si ritrova ora a fare i conti con l’invalidità permanente, la dialisi e il vincolo perciò ad assistenza continua, con ingenti spese frazionate tra farmaci e cure necessarie.
Una pazzia conforme alla spinta consumistica della nostra epoca
Occorre riflettere sull'estrema attualità dell'accaduto, distante da noi solo geograficamente. Una pazzia che riguarda ciascuno di noi. Il mondo dell’offerta cresce esponenzialmente e lo fa parallelamente alle pretese avanzate alla clientela. Pretese competitive, sia nella performance sia nell’accumulo di beni, pressanti tanto nella fase adolescenziale della vita quanto negli anni della maturità, al punto che l’incremento della proposta sembra non essere mai abbastanza per raggiungere un totale soddisfacimento personale, ragion per cui la ricerca compulsiva del benessere garantisce esclusivamente godimenti istantanei, capaci di soffocare vuoti talvolta di altra natura.