Attraverso un comunicato David Barker, ufficiale della capitaneria di porto, ha fatto sapere che nonostante gli sforzi e i mezzi impiegati nella ricerca di Emiliano Sala e dell’aereo su cui viaggiava, non è stato possibile trovare traccia del mezzo, del pilota o del passeggero.

È così che la polizia di Guernesey ha interrotto le ricerche del giovane attaccante di calcio Emiliano Sala.

I fatti

Alle ore 21 di lunedì 21 gennaio era atteso l’aereo che portava Emiliano Sala, attaccante argentino di origini italiane di 28 anni, da Nantes a Cardiff per entrare ufficialmente a far parte della squadra del Cardiff F.C.

Il piccolo aereo privato che lo trasportava – Piper Malibu – è però, improvvisamente scomparso dai radar, a circa 20 km dall’Isola di Guernesey, nel canale della Manica.

L'aereo privato era guidato da Dave Ibbotson di 60 anni, pilota esperto anche lui scomparso.

Proprio domenica scorsa Sala si era recato alla Jonelière, il centro di allenamento del Nantes. In quell’occasione, per salutare ufficialmente il giocatore, il club aveva pubblicato sull’account Twitter una sua fotografia insieme agli ex compagni di squadra, accompagnata dall’hashtag #MerciEmi.

L’attaccante era entusiasta del suo nuovo ingaggio; infatti aveva commentato con queste parole la sua nuova avventura al Cardiff: “Sono molto contento di essere qui.

Ho tanta fretta di iniziare ad allenarmi, di incontrare i miei nuovi compagni di squadra”. Questi i sogni ormai rimasti incompiuti di un ragazzo ambizioso e talentuoso (12 reti nella prima metà stagione in Ligue 1).

L’ultimo messaggio

Sin da subito le possibilità di trovare Sala erano ridotte al lumicino, a causa delle bassissime temperature del Mar della Manica e le condizioni meteo avverse.

Proprio nella giornata di mercoledì era stato reso noto un messaggio audio di Sala in cui si mostrava preoccupato per l’assetto del velivolo: “Sto andando a Cardiff, l’aereo sembra andare in pezzi. Se tra un’ora e mezza non si avranno più mie notizie, non so se mi troveranno. Papà, che paura che ho!”

Il giocatore, come specificato dal presidente del Cardiff Mehmet Dalman, ha optato per un percorso più rapido che non coincide con quello proposto dal club: “Il Cardiff ha la responsabilità di accordarsi con i giocatori”.

Infatti, secondo il presidente, all'attaccante era stata proposta un’alternativa che prevedeva un primo viaggio in treno da Nantes a Parigi, il volo fino all’aeroporto londinese di Heatrow e infine l’arrivo a Cardiff in macchina.