Il corpo di un bambino di soli sette anni è stato ritrovato privo di vita all'interno dell'abitazione nella quale si trovava con i suoi fratellini, la mamma ed il compagno di quest'ultima. Ferita gravemente anche la sorellina: sulla triste vicenda indaga la Polizia.

I vicini avrebbero segnalato un litigio in corso

Siamo a Cardito, in provincia di Napoli: nelle prime ore del pomeriggio un evento inaspettato turba la tranquillità di centinaia di famiglie residenti in via Marconi, luogo nel quale si è consumata l'inaspettata tragedia. Stando a quanto si apprende su diverse testate online, la Polizia sarebbe stata allertata da una segnalazione su una violenta lite familiare in atto.

L'arrivo degli agenti in via Marconi ha invece alzato il sipario sulla tragedia consumatasi diverse ore prima: il corpo di un bambino di soli 7 anni giace privo di vita e, qualche metro più in là, anche la sorellina maggiore appare in condizioni gravi, con il volto completamente tumefatto.

La bimba è stata prontamente trasportata da un'autoambulanza presso l'Ospedale Santobono di Napoli, dove è stata ricoverata presso il reparto di Neurochirurgia: per fortuna non sembrerebbero esservi traumi a organi interni o particolari lesioni.

La testimonianza della sorellina e la versione del compagno della mamma

Sono trascorse soltanto diverse ore da questa tragedia [VIDEO] che ha scosso un'intera comunità, ma già cominciano a venir fuori i primi dettagli inquietanti che potrebbero facilitare le indagini della Polizia.

Preziosa anche la testimonianza della sorella, che avrebbe fornito la sua "versione" dei fatti: il compagno della madre avrebbe violentemente percosso con una scopa sia lei che il fratellino poi deceduto.

Al momento sono stati interrogati sia la madre del bimbo, che il compagno di quest'ultima, un ventiquattrenne italiano di origini tunisine, col quale la donna avrebbe avuto un terzo figlio, di quattro anni, fortunatamente illeso.

Non è ancora chiara la dinamica dei fatti, ma pare che in un momento di rabbia l'uomo abbia cominciato ad accanirsi contro i due bambini più grandi (nati da una precedente relazione della donna) poiché destinatari di attenzioni da lui giudicate "eccessive". Diversa la sua versione dei fatti, secondo la quale i piccoli sarebbero addirittura caduti per le scale: sul luogo della tragedia anche il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli Nord.