Le indagini dei Carabinieri sono state rapidissime. E, ieri mattina, i militari della sezione radiomobile del Nor della compagnia di Sassari hanno chiuso il cerchio. Arrestando Francesco Piana, 52 anni, pregiudicato sassarese, e la moglie, Tonina Mazza, 49 anni, anche lei di Sassari, con numerosi precedenti penali alle spalle. La coppia – secondo quanto accertato dai Carabinieri - sarebbe responsabile dell’aggressione ad una donna (accaduta lo scorso 19 ottobre) che passeggiava lungo il corso Margherita di Savoia, a Sassari. Proprio a pochi passi dai giardinetti pubblici.
La vittima era stata aggredita. Fatta cadere a terra e poi colpita con una cinghia. Tutto questo per un bottino di 50 euro e un telefono cellulare. I Carabinieri – in poco tempo - dopo aver sentito la testimonianza della donna, che ha denunciato l’accaduto, hanno accertato che la coppia finita in manette sarebbe la responsabile della violenta aggressione. Per questo motivo il giudice per le indagini preliminari di Sassari – su richiesta della Procura – ha firmato l’ordinanza che ha portato la coppia nel carcere sassarese di Bancali. Misura cautelare eseguita dai Carabinieri. Ora i due si dovranno trovare un avvocato che li difenda dalle pesanti accuse.
Una violenta aggressione
La ricostruzione effettuata dagli inquirenti è stata fondamentale, grazie anche alla testimonianza della vittima.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’aggressione sarebbe scattata il 19 ottobre. Francesco Piana era seduto per terra e chiedeva l’elemosina ai passanti. La vittima, impietosita, aveva ben pensato di dare all’uomo qualche spicciolo. E si sarebbe chinata verso l’uomo, dopo aver aperto la borsetta dove teneva i soldi. Mai l’avesse fatto.
In pochi istanti la vittima si è trovata davanti Tonina Mazza che avrebbe tentato di strapparle la borsetta dalle mani. Con la complicità del marito che invece avrebbe fatto cadere la donna a terra, per poi colpirla con delle cinghiate. La vittima, chiaramente, non aveva nemmeno avuto il tempo di reagire. Ed era rimasta a terra dolorante.
Per essere immediatamente soccorsa da alcuni passanti e poi dai Carabinieri che erano stati subito allertati. La coppia, invece, nel giro di pochi minuti aveva fatto perdere le loro tracce tra le viuzze del centro storico di Sassari. Il bottino: 50 euro e un telefono cellulare.
Il racconto della vittima
La donna rapinata – dopo un iniziale spavento – era riuscita a raccontare per filo e per segno quello che le era appena accaduto. Fornendo tra l’altro una precisa descrizione della coppia, già conosciuta alle Forze dell’Ordine, e che bazzica spesso nelle vie del centro storico sassarese. Grazie alla sua testimonianza, i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile – coordinati dal tenente Fabrizio Ricciardi – sono riusciti a risalire ai due presunti responsabili.
“Il tessuto criminale del centro storico sassarese – spiegano gli inquirenti – è conosciuto alle forze dell’ordine”. Insomma è stato sufficiente chiedere un po’ in giro e la coppia è subito saltata fuori. Per poi essere accompagnata nel carcere di Bancali. L’operazione messa a segno dai militari rientra in un lavoro di ampio contrasto alla microcriminalità. Che, purtroppo, soprattutto negli ultimi mesi ha colpito il centro storico di Sassari, mettendo in allerta i tanti residenti che ora però potranno stare più tranquilli.