Una tragedia nata da una fatalità. L’auto guidata da Giacomo Rosati, 80 anni, noto commercialista di Olbia ma nato a San Benedetto del Tronto, è infatti finita ruote all’aria nel canale San Nicola. Non lasciando scampo all’uomo, che sarebbe morto per annegamento. E pensare che l’abitazione del commercialista si trovava a poco più di cento metri da quella maledetta stradina buia che – sicuramente per errore – l’uomo ha imboccato. Quel tratto infatti, nonostante la presenza di alcuni lampioni (spenti), non è illuminato. Fatto che sicuramente ha ingannato l’uomo che avrebbe dovuto svoltare poco più avanti.
Sul luogo della tragedia – allertati da alcuni passanti che hanno notato l’auto ribaltata nel canale – sono arrivati i Carabinieri di Olbia e anche i Vigili del Fuoco. Che in maniera rapidissima hanno estratto l’uomo dall’abitacolo. Ma purtroppo – nonostante anche la presenza di un’ambulanza medicalizzata del 118 - per Giacomo Rosati non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva ormai cessato di battere. Probabilmente l’ottantenne è morto affogato. Aveva infatti la cintura allacciata e probabilmente dopo la botta non è riuscito a liberarsi. Ma questo lo stabiliranno gli inquirenti dopo aver effettuato tutti i rilievi di legge.
La strada che porta a casa
Giacomo Rosati era molto conosciuto ad Olbia, soprattutto per il suo lavoro da commercialista.
Era vedovo ed era padre di due figli. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, l’uomo intorno alle 21 e 30 di ieri stava percorrendo a bordo della sua Renault Twingo via Galvani. Proprio in direzione della Croce Bianca. Una zona che conosceva molto bene anche perché abitava poco distante, in via Boiardo.
Però una volta arrivato alla fine della strada è accaduto l’impensabile. In quel tratto infatti c’è uno spartitraffico che divide la strada in due parti. L’uomo – come normalmente faceva – avrebbe tenuto la destra per immettersi nel piccolo ponte che poi si collega con l’ingresso del rione San Nicola. Ma – sicuramente senza accorgersene, probabilmente a causa del buio – ha imboccato la stradina poco prima.
Quella che poi finisce proprio sul canale. Uno spazio ristretto d’asfalto che sicuramente non gli ha nemmeno lasciato il tempo di frenare. L’impatto con il canale è stato infatti molto violento e l’auto per il colpo si è ribaltata. Con la parte anteriore immersa nell’acqua e le quattro ruote all’insù.
Una tragica fatalità
L’uomo indossava la cintura di sicurezza e forse per questo motivo non sarebbe riuscito a liberarsi, dopo il violento botto. Questa, almeno per ora, è la tesi più accreditata dai soccorritori. In particolare dai Vigili del Fuoco, che hanno immediatamente estratto il corpo senza vita dell’uomo. Ora sarà compito dei Carabinieri capire cosa sia accaduto la scorsa sera. Una certezza è che quel tratto di strada è buio.
Ci sono si due lampioni ma sono spenti, purtroppo. Tra l’altro – fino a poco tempo fa – proprio nell’imboccatura della strada, c’erano delle barriere di plastica. Proprio per evitare che qualcuno potesse involontariamente percorrere quel tratto che poi sfocia nel canale. E ora bisognerà capire chi le ha tolte. Probabilmente se ci fossero state, questa assurda morte poteva essere evitata.