Livio Conta, noto artista trentino apprezzato in tutto il mondo, è fuori pericolo. Qualche giorno fa, l'uomo - che compirà 80 anni tra pochi giorni, a fine gennaio - era stato aggredito dal cane del figlio, un esemplare di lupo cecoslovacco, e aveva riportato gravissime ferite alla testa, al collo ed al braccio. Ora, dopo un delicato intervento e le cure prestate dagli operatori dell'ospedale di Trento, lo scultore di Monclassico ha deciso di ringraziare con una lettera chi gli ha salvato la vita.
La terribile aggressione
Livio Conta è stato aggredito dal cane del figlio Giorgio, anch'egli pittore e scultore, domenica 30 dicembre, in tarda mattinata. L'animale, un lupo cecoslovacco (razza canina appartenente al gruppo dei pastori e bovari) si era lanciato su una gallina e, l'ottantenne, istintivamente, era intervenuto per cercare di salvarla.
Un gesto avventato che poteva trasformarsi in tragedia: il cane, infatti, per tutta risposta ha attaccato l'uomo azzannandolo ripetutamente al volto, al collo e alle braccia. Giorgio Conta, dopo essere riuscito a liberare il padre dalla morsa del cane, ha chiamato i soccorsi, intervenuti prontamente; l'artista, che nonostante tutto non ha mai perso i sensi, è stato dapprima accompagnato al vicino pronto soccorso di Cles e poi, vista la gravità delle ferite riportate, è stato trasferito presso l'Ospedale S.Chiara di Trento (dove è stato ricoverato nel reparto Osservazione breve)
Ora, dopo giorni di apprensione e un delicato intervento, Livio Conta è stato dichiarato fuori pericolo: le zanne dell'animale gli hanno sfiorato la carotide e staccato le orecchie (ora riattaccate); l'artista, dunque, sta meglio, anche se ha rischiato di perdere l'occhio destro, ha più di 100 punti di sutura in testa ed il braccio è pieno di lividi e morsi.
Il pastore cecoslovacco per il momento è stato affidato ai locali servizi veterinari.
La lettera di ringraziamento
Il personale medico sanitario ha letteralmente salvato la vita a Livio Conta. L'artista a tutto tondo (che ha esposto, ed espone, non solo in Italia, ma anche negli States, in Grecia, in Austria, in Germania, in Belgio ed in Croazia) ha così deciso di scrivere, aiutato dal figlio Giorgio, una lettera di ringraziamento a chi lo ha soccorso tempestivamente e agli operatori del presidio Santa Chiara.
Nella lettera, riportata integralmente da alcuni quotidiani trentini, ha esordito spiegando che si sente in dovere di esprimere la sua profonda gratitudine a tutti coloro che gli hanno prontamente e umanamente prestato soccorso in seguito alla terribile aggressione subita.
In particolar modo ha ringraziato gli operatori del 118, i volontari dei vigili del fuoco di Monclassico, le forze dell'ordine e, ovviamente, il personale medico-infermieristico del Pronto Soccorso di Cles e dell'ospedale di Trento che hanno prestato le cure necessaria con gentilezza, competenza e premura. Infine, Livio Conta, ha voluto dire grazie anche a coloro che si sono interessati al suo stato di salute e sono stati vicini, in questo momento difficile, a lui e alla sua famiglia.