Da Aversa, popoloso centro della provincia di Caserta, arriva una brutta storia di razzismo e di odio. Nella notte tra sabato domenica, una baby gang composta da una decina di minorenni ha aggredito tre volontari della Caritas impegnati ad assistere alcuni senza tetto. "Non aiutate i barboni" avrebbero gridato mentre li spintonavano. Sull'episodio stanno indagando le forze dell'ordine che hanno assicurato: "Prenderemo i responsabili".
Il raid razzista
Come spiegato da don Carmine Schiavone - responsabile Caritas di Aversa - nella denuncia presentata nelle scorse ore al reparto territoriale carabinieri, (ed inoltrata anche al commissariato di polizia locale e alla polizia ferroviaria), tre volontari sono stati aggrediti in Piazza Mazzini (nei pressi della stazione) da una banda composta da una decina di ragazzini.
Gli operatori, intorno all'1,30 di domenica stavano cercando di convincere alcuni senza tetto a seguirli in un centro assistenza, dove avrebbero potuto dormire al caldo: la notte, infatti, le temperature scendono di parecchi gradi e può essere pericoloso dormire per strada.
Ad un certo punto, una decina di giovanissimi (tutti minorenni del posto, secondo quanto dichiarato dalle vittime), si sono avvicinati ai volontari e, dopo averli presi a male parole, li hanno spintonati, schiaffeggiati e intimato loro di andarsene. Gli operatori, spaventati, sono quindi scappati e sono rientrati subito alla Caritas. I tre hanno subito raccontato quanto accaduto a Don Carmine Schiavone (che da anni cerca di offrire aiuto ai meno fortunati) e, insieme, si sono recati presso il Comando dei Carabinieri di Aversa per sporgere denuncia di quello che ha tutta l'aria di essere stato un raid razzista.
Prenderemo i colpevoli
Gli uomini dell'Arma, in collaborazione con la Polfer di Aversa, stanno visionando ed analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza poste sul piazzale della stazione al fine di identificare tutti i componenti della gang (al momento non escludono che i giovanissimi siano avvezzi ad aggressioni di questo tipo).
Angelo Spinillo, vescovo della locale diocesi, ha palato di "segni di violenza assolutamente irragionevoli", mentre il sindaco Enrico De Cristofaro ha subito commentato il brutto gesto: “Quanto accaduto è inaccettabile e quei balordi non possono trovare alcuna giustificazione". Poi, ha riconosciuto il valore sociale e solidale della Caritas diocesana, divenuta negli anni punto di riferimento per tutti coloro che vivono situazioni di disagio e sofferenza.