La vittima è una donna trentenne di Vicenza. Il suo unico sbaglio è stato quello di rispondere a un sms apparentemente innocuo, che la donna pensava esserle stato inviato dal proprio istituto di credito. Il messaggio di testo ricevuto dalla donna, chiedeva di confermare i dati bancari relativi al proprio conto corrente, i codici di accesso alla home banking e il numero di cellulare. Il pretesto era quello di tutelare la donna, garantendole una sicurezza maggiore nell’accesso bancario.

La truffa dietro l’angolo

Purtroppo l’agguato era dietro l’angolo.

Dopo aver ingenuamente fornito tutti i dati, il telefono ha smesso di funzionare, riaccendendosi molte ore dopo. La donna ha controllato il proprio conto corrente che ormai era stato completamente prosciugato. La cifra sottratta supera i 16000 euro. La truffa è stata segnalata immediatamente dalla donna che ha sporto denuncia in Questura. La banca ha dichiarato che nelle ore di inattività del telefono sono arrivati messaggi inviati dal cellulare, che hanno autorizzato l’invio di un bonifico diretto verso la Romania. Si è trattato di un vero e proprio furto di identità effettuato con perizia, attraverso l’utilizzo dei dati bancari della donna e clonando il suo numero di telefono.

Occhio agli sms che riceviamo

Da tempo i messaggi di testo sono passati di moda, dopo l’introduzione di sistemi di messaggistica come ad esempio Whatsapp, che utilizzano il web evitando inutili addebiti. Ma gli sms vengono ancora utilizzati da molti Istituti di credito per trasmettere codici di sicurezza che permettono all’utente di effettuare operazioni bancarie.

Questo sistema ha sostituito l’uso nella Web Bank della 'Security Key', quella chiave elettronica che veniva data ai possessori del conto corrente per generare codici numerici e permettere all’utente di utilizzare il servizio. L’uso degli sms, certamente più personale perché legato al proprio numero di cellulare, comporta però dei rischi.

Un malintenzionato esperto può, replicando la sim, accedere ai nostri dati segreti e di conseguenza al nostro conto corrente. Meglio perciò verificare attentamente gli sms che riceviamo, soprattutto quelli che chiedono di comunicare dati e password. Ricordiamoci che la banca non chiederà mai questi dati, che sono personali e legati esclusivamente all’utente. In caso di dubbio, meglio rivolgersi alla propria filiale.