Un'altra vicenda di violenza si è consumata a Genzano, la sera del 13 febbraio. Una bimba di soli 22 mesi è stata picchiata a morte dal compagno, 24enne, della madre. L'uomo, Federico Zeoli, si sarebbe accanito con una violenza inaudita sulla povera bimba, mentre la madre Sara non era presente in casa.
La bambina di 22 mesi è stata portata d'urgenza in ospedale
Mentre Federico era a casa, solo, con i figli di Sara, è successo l'impensabile. Probabilmente la piccola piangeva e l'uomo si è accanito su di lei per cercare di farla smettere. In preda ad un raptus, ha perso il lume della ragione e ha iniziato a picchiarla selvaggiamente.
Addirittura, sul corpicino della bimba sono stati trovati anche segni di morsi all'altezza dell'ombelico.
L'uomo, Federico Zeoli, avrebbe poi chiamato Sara nel momento in cui la piccola ha perso i sensi per il dolore e le percosse subite. La donna di 23 anni è corsa a casa e ha portato la figlia davanti al cancello chiuso dell'ospedale di Genzano. Attirando l'attenzione della vigilanza, sono state condotte immediatamente all'ospedale dei Castelli per poi essere trasferite urgentemente al Bambin Gesù di Roma.
La dichiarazione dell'aggressore
Dopo che Federico si è accanito in un modo così disumano e violento sul corpicino della piccola, ha chiamato Sara per dirle che sua figlia aveva perso i sensi dopo aver bevuto dell'acqua.
In un primo momento, infatti, non ha voluto confessare il suo gesto inaudito. Successivamente, però, ha ammesso le sue colpe affermando di essere stato preso da un raptus improvviso e di aver perso il controllo.
L'uomo è stato portato via dalla polizia e arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Tuttavia, Sara - probabilmente ancora in stato confusionale - è stata intervistata da Il Messaggero, dichiarando che Federico soffre di schizofrenia e che ha deciso di rifiutare le sue cure.
Pertanto, "si arrabbia spesso, sbotta, poi si pente". Purtroppo, però, quel giorno non si è fermato, ma si è sfogato su una povera bimba innocente.
Nonostante il gesto compiuto dall'uomo, la sua compagna ha dichiarato di non perdonarlo, ma di volergli restare comunque accanto perché ha bisogno di aiuto e supporto per il suo problema.
La diagnosi della bimba picchiata violentemente
La piccola, trasportata d'urgenza al Bambin Gesù di Roma, ha riportato un ematoma cerebrale e, pertanto, risulta essere in gravissime condizioni. Inoltre, sul suo corpo sono state ritrovate numerose ecchimosi di vecchia data. Probabilmente non era la prima volta che la bambina ha subito atti di violenza. Bisognerà, dunque, approfondire la natura delle ecchimosi riportate sul corpo della piccola. Intanto, però, la vittima è ricoverata e lotta tra la vita e la morte per aver subito uno degli ennesimi atti di violenza ingiustificata su minori.