È stato localizzato ad una distanza di circa duecento chilometri dal comune di San Luca, nascosto all'interno di un appartamento, Francesco Strangio, latitante pluri pregiudicato. L’uomo, in fuga da un anno era da sempre stato ritenuto “un elemento pericoloso” dalle Forze Dell’Ordine. La sua cattura rappresenta un’importante svolta nella lotta alla criminalità organizzata.
Le dinamiche dell'arresto
I carabinieri del Comando di Reggio Calabria, ieri in tarda notte hanno tratto in arresto il latitante Francesco Strangio rintracciato nel comune di Rose, piccolo centro di Cosenza.
Strangio, latitante da un anno si nascondeva all'ultimo piano di un condominio sito nel centro abitato del comune cosentino. L’uomo, appartenente alla cosca degli Janchi di San Luca, faceva parte dei cento latitanti più pericolosi della nostra nazione. Dopo esser stato condannato definitivamente dalla Cassazione per aver commesso il reato di traffico internazionale di droga e sostanze stupefacenti Francesco Strangio era sfuggito agli arresti e adesso secondo quanto dichiarato dalla Guardia di Finanza dovrà scontare una pena di 14 anni di reclusione presso una casa circondariale.
Le manette ai polsi per il pluri pregiudicato sono scattate nella notte tra giovedì 14 febbraio e venerdì 15 febbraio, quando, mediante un blitz improvviso, i carabinieri del comando di Bianco in concomitanza con lo Squadrone Cacciatori di Calabria hanno effettuato un immediato sopralluogo a sorpresa nel luogo in cui era stato localizzato il latitante.
Le indagini, soprattutto nell'ultimo periodo secondo quanto dichiarato dagli inquirenti si erano maggiormente incentrate a Cosenza e nei comuni limitrofi in Calabria, zone dove Strangio possedeva delle amicizie non indifferenti.
Tradito dalle visite di amici e parenti
Grazie ad accurati strumenti all'avanguardia è stata effettuata una precisa localizzazione che ha permesso il minuzioso monitoraggio di movimenti e spostamenti effettuati da amici e parenti del latitante che spesso e volentieri andavano a trovarlo proprio nel luogo dove è stato sorpreso dai Carabinieri.
L’uomo, durante il blitz dei Carabinieri si trovava da solo e non ha opposto alcun tipo di resistenza, anzi al contrario si è mostrato collaborativo con le Forze dell’Ordine ed ha fatto loro i complimenti per il poco tempo impiegato a trovarlo ed arrestarlo.