Ad Acerra, in provincia di Napoli, ieri 17 febbraio è stato ucciso un uomo di 46 anni con svariati colpi di pistola: Vincenzo Mariniello, che è molto conosciuto nel napolitano, poiché considerato un boss della camorra. L'uomo, infatti, ha numerosi precedenti penali, come l'associazione a delinquere di stampo camorristico. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della zona e i soccorsi che hanno poi dichiarato il decesso dell'uomo.
I dettagli della vicenda
L'uomo è stato colto da un agguato in pieno giorno mentre si trovava nella sua auto, una Mercedes, in via Pietro Nenni, non lontano dalla sua abitazione, dov'è stato improvvisamente raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco.
L'uomo si trovava da solo all'interno della vettura e sembrerebbe che i killer, che erano a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, probabilmente in due, siano poi fuggiti. Non è ancora molto chiara la dinamica dell'assassinio, che sarà verificata in seguito dagli inquirenti.
La 'guerra' tra il clan Mariniello e il clan De Falco
Il clan Mariniello, di cui Vincenzo era il presunto capo, in passato è stato interessato da una guerra con il clan De Falco. Il padre di Vincenzo Mariniello, Gennaro, è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa dal clan rivale nel 2000, mentre si trovava sul balcone di casa sua; il cecchino che era armato di fucile, era posizionato sul terrazzo di un edificio vicino.
Sei anni dopo l'accaduto, nel 2006, per vendetta il fratello di Gennaro e zio di Vincenzo, Antonio Mariniello uccise Ciro de Falco.
Al momento sono in corso le indagini delle forze dell'ordine che dovranno accertare le cause dell'omicidio e scoprire il numero e l'identità dei killer che hanno organizzato l'agguato fatale ai danni di Vincenzo Mariniello.
Sempre in provincia di Napoli, sabato 16 febbraio, al mercato ittico di Mugnano, Giovanni Pianese, operatore del mercato è stato ucciso da un solo colpo di pistola; l'uomo sembrerebbe imparentato con uno dei membri della criminalità organizzata di Scampia.
In entrambi gli omicidi, avvenuti a poche ore di distanza l'uno dall'altro, sembrerebbe ben visibile e alquanto indubbia la firma della camorra; su questo indagheranno meglio gli inquirenti nelle prossime ore o al massimo nei prossimi giorni, per cercare di chiarire le diverse dinamiche dei due brutali omicidi e soprattutto se siano legati o meno alla malavita.