Dopo la conferenza stampa di ieri alla Casa Bianca, il Presidente Trump ha firmato il provvedimento, approvato dal Congresso, nel quale sono stati stanziati 1375 milioni di dollari per la costruzione di ‘barriere’ su circa 88 km di frontiera. Ma lo stesso Congresso ha anche imposto un vincolo che proibisce l’edificazione di muri in cemento.

Donald Trump ha rifiutato questa limitazione, descrivendo una situazione disastrosa e una frontiera ormai nelle mani di criminali e trafficanti di droga. Per scavalcare il Congresso, il Presidente ha proclamato lo stato di emergenza nazionale che gli consentirebbe di accedere ai fondi federali.

Numerose le proteste contro lo stato di emergenza nazionale proclamato da Trump

Le proteste sono arrivate puntuali a cominciare da New York, dove molti manifestanti di sono riuniti a Manhattan davanti al ‘Trump International Hotel’. I manifestanti accusano Trump di aver costruito una falsa emergenza per riuscire a dirottare fondi pubblici e costruire – come promesso in campagna elettorale - il muro di protezione ai confini con il Messico. Per ora si tratta di manifestazioni pacifiche e anche se non si registrano scontri, le notizie riferiscono che la polizia ha già proceduto all’arresto di una decina di partecipanti.

Inoltre ‘Public Citizen’, gruppo di tutela dei consumatori, ha messo in dubbio la costituzionalità dell'operazione e ha fatto causa a Trump.

‘Public Citizen’ vuole in questo modo difendere gli interessi dei proprietari terrieri e di una organizzazione no-profit ai quali verranno espropriati i terreni per poter costruire il muro che proteggerà i confini. Ma non si tratta dell’unica denuncia depositata. Anche l'associazione ‘American Civil Liberties Union’ e i procuratori della California e dello Stato di New York, si stanno muovendo per portare la questione all’interno di un’aula di tribunale.

L’offensiva dei democratici e la raccolta fondi promossa da Nancy Pelosi

Da sottolineare inoltre l’offensiva mediatica guidata da Nancy Pelosi, deputata democratica e Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, la quale ha invitato i sostenitori a raccogliere fondi per attuare una campagna contro la decisione di Donald Trump.

Come riportare dalla deputata, la falsa emergenza di Trump non è altro che un abuso di potere. Grazie allo stato di emergenza - da lei definito illegale - Trump, che non è riuscito a ottenere il denaro dal Congresso, cercherebbe di sottrarlo alle agenzie che proteggono la nazione. 2 degli 8 miliardi di dollari infatti dovrebbero provenire dal bilancio del Pentagono.