Il governatore della California, Gavin Newsom, si è impegnato negli ultimi tempi in una delicata e difficile lotta per far si che venissero sospese le pene di morte durante tutto il suo mandato. La California è lo stato americano con il maggior numero di persone recluse nel braccio della morte, ad oggi 737 sono in attesa. Il nuovo ordine interromperà tutte le esecuzioni riguardanti i detenuti tuttora imprigionati in attesa di esecuzione e porterà alla pronta chiusura della stanza delle esecuzioni nel carcere di San Quintino. Il governatore americano oggi mercoledì 13 marzo ha firmato la moratoria sulla pena di morte, dichiarando: "Contraria ai nostri valori".

La 'lotta' di Gavin Newsom

Gavin Newsom ha 52 anni ed è stato sindaco di San Francisco, a gennaio si è insediato come governatore, con uno stile notevolmente progressista. Sin da subito è stato pronto a lottare e a sfidare l'opinione pubblica della California che aveva già bocciato ben 2 diversi referendum per abolire la pena di morte negli ultimi sei anni. Il governatore ha dichiarato che la pena capitale è notevolmente discriminatoria, penalizzante e ingiusta ma soprattutto "Contraria ai nostri valori fondamentali!". Secondo le prime indiscrezioni dei media, nel suo annuncio il governatore dichiarerà che la pena di morte sia stata finora un vero "fallimento", discriminando per anni anche tutte quelle persone che non potevano permettersi di pagare un buon avvocato, i latini o gli afroamericani.

Newsom ha poi aggiunto che non crede che una società civile possa pretendere di essere un leader a livello mondiale fino a quando il suo governo continuerà a condannare a morte la sua gente.

Sembrerebbe che a Donald Trump non sia piaciuta la decisione del governatore, il presidente ha infatti pubblicato sul suo account Twitter un messaggio per Newsom, in cui lo accuserebbe di mancare di rispetto ai parenti delle vittime.

Esecuzioni bloccate

Tuttora la California è lo stato con il maggior numero di detenuti in attesa di esecuzione nei confronti degli altri paesi degli Stati Uniti.

Le esecuzioni sono state bloccate da ben sei anni dopo vari ricorsi legali avviati contro il sistema delle iniezioni letali in uso nello Stato interessato. L'ultima esecuzione in California è avvenuta, infatti, nel 2006. La linea di Newson andrà ad unirsi alle decisioni già prese in precedenza da altri stati, come il Colorado, la Pennsylvania e l'Oregon.