Paris Jackson, figlia del mito Micheal Jackson, avrebbe tentato il suicidio. Questa è la notizia diffusa in rete nelle primissime ore della giornata di oggi, principalmente grazie alla testata "Tmz" che ha annunciato il tentato suicidio della bella Paris. Ma la ragazza non ci sta e oggi replica ai giornalisti su Twitter.

La smentita di Paris all'ipotesi di suicidio

Paris Jackson ha deciso di affrontare di petto il clamore mediatico scatenatosi intorno alla notizia del suo tentato suicidio e del conseguente ricovero in ospedale. La donna ha infatti scritto, utilizzando il proprio profilo twitter, che i giornalisti che stanno diffondendo questa notizia sono solo dei bugiardi.

La ragazza si riferisce in particolar modo al sito che per primo ha diffuso la notizia del possibile tentato suicidio, cioè Tmz.com, che ha dato fin da subito per certa la notizia, spiegando anche la dinamica dei fatti. Secondo la versione di Tmz, quindi, i soccorsi avrebbero ricevuto una chiamata dalla casa di Paris, a Los Angeles, intorno alle 7.30. Accorsi sul posto avrebbero trovato la giovane con le vene tagliate. La notizia di un tentato suicidio di Paris Jackson si era già diffusa nel 2013, ma anche in quel caso non aveva trovato alcuna conferma ufficiale.

Il documentario sul padre che angoscerebbe Paris

Secondo quanto riportato dal sito Tmz, inoltre, i motivi della disperazione del presunto tentativo di suicidio di Paris non sarebbero oscuri.

La figlia di Michael Jackson, infatti, sarebbe stata sconvolta da un documentario sul padre, intitolato "Leaving Neverland", che sta avendo molto successo e nel quale due uomini, Wade Robson e James Safechuck, ormai adulti, raccontano di essere stati molestati da bambini proprio da Michael Jackson.

Il documentario è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival e si concentra sulle accuse di pedofilia ricevute dal re del pop.

La distribuzione della pellicola sta creando non pochi problemi alla famiglia Jackson, visto che numerose sono state le ripercussioni, anche economiche, della vicenda. Louis Vuitton, per esempio, ha ritirato alcuni capi della nuova collezione che erano ispirati a Jackson, mentre alcune emittenti radio americane hanno bandito i brani di Jackson dalla propria programmazione.

Anche i Simpson avrebbero cancellato un episodio nel quale Jackson prestava la voce ad uno dei personaggi.

Il documentario potrà essere visto anche in Italia, gratuitamente, il 19 e il 20 marzo sul canale Nove.​