Il bullismo, e forse il protagonismo, ora passa per Whatsapp. Un gruppo creato sulla famosa applicazione, gestito da una ragazzina di 16 anni residente nella regione Veneto, incitava le sue coetanee a diventare anoressiche. Le partecipanti al gruppo, circa una trentina, avevano tutte un'età compresa tra i quindici e i 18 anni.

Una 16enne incita all'anoressia altre sue coetanee

L'amministratrice del gruppo, una 16enne, è la responsabile di tutto quanto. Le altre ragazzine, ammaliate dalla sua leadership, eseguivano senza opporre resistenza i suoi ordini.

"Ti sei abbuffata? Sei stata cattiva, ora resti in punizione e soprattutto vai in bagno ed espelli tutto il cibo deglutito". L'amministratrice del gruppo obbligava le ragazze a non assumere più di 500 calorie al giorno, chi oltrepassava la soglia era obbligata a recarsi in palestra e ritornare nei limiti (ovviamente bassi) di peso corporeo: "Bisogna restare magre" era lo slogan della leader. Le frasi appena esposte sono solo alcune, le più tipiche, di quelle rivolte alle adolescenti quotidianamente dalla 16enne veneta, anoressica anch'ella.

Fortunatamente, a portare allo scopero quanto stava accadendo, è stato il coraggio di una 18enne (facente parte del gruppo) che ha deciso di fare una segnalazione alla polizia postale di Ancona.

Come raccontato dal Fatto Quotidiano, la dott.ssa Cinzia Grucci, dirigente della sezione Postale della Marche ha raccontato che la giovane appena maggiorenne è riuscita a superare la vergogna e timidezza e ha così raccontato tutto: "Ci ha fatto entrare nel mondo delirante di quella chat del gruppo delirante di ragazze anoressiche".

La dirigente di polizia, inizialmente, pensava di ritrovarsi davanti alla leadership di una persona adulta ma poi, attraverso le indagini, si è scoperto che "il cattivo esempio" era una coetanea delle vittime. Un 16enne, però, con un'abilità straordinaria per la sua età: ovvero è riuscita a tenere sotto controllo ben 30 ragazze per mesi facendogli fare quello che voleva.

Infatti nessun'altra coetanea ha mai avuto il coraggio, o la voglia, di rompere questa catena di comando. Purtroppo, una di queste ragazze vittime, ha anche tentato il suicidio ed è stata salvata in extremis. La procura dei minori ora sta decidendo se e come procedere nei confronti della leader sedicenne amministratrice del gruppo.

I gruppi WhatsApp

I gruppi Whatsapp sono pericolosi, se non usati correttamente. In passato ci sono stati tanti altri episodi di cronaca che hanno addirittura portato alcune persone al suicidio a causa di alcuni video circolanti. Pochi giorni fa a Pesaro, il divertimento di alcuni adolescenti è degenerato e ha portato all'ennesima denuncia dovuta all'abuso di questo mezzo social.

Dove un ragazzino con il suo cellulare ha ripreso di nascosto una coppietta durante alcune effusioni e l'ha condiviso sul gruppo WhatsApp della scuola, anche in questo caso il fatto non è finito nel dimenticatoi ed è scattata la querela.