Virginia Raggi ha infine dovuto arrendersi, i residenti del quartiere popolare Torre Maura (periferia Est di Roma) hanno dato luogo a una protesta accesa contro l'arrivo di 70 nomadi trasferiti dal Comune all'interno di una struttura della zona. Dopo proteste, anche piuttosto accese, il comune ha deciso di portare i rom da un'altra parte.

Roma, Casapound insieme ai residenti fa sgombrare i rom da Torre Maura

I nomadi saranno spostati in un'altra struttura della capitale entro 7 sette giorni, questa è la decisione presa a seguito del lungo incontro al VI municipio tra la delegazioni di cittadini di zona e il capo gabinetto della sindaca Raggi (Stefano Castiglione), oltre al dirigente responsabile rom del Comune e al presidente di municipio Romanella.

A partire da domani la Sala operativa sociale del Campidoglio comincerà a svuotare il centro. All'arrivo dei rom, nella giornata di ieri, i residenti sono scesi in piazza a protestare contro i nuovi vicini in particolare perché la decisione del Comune è stata presa e messa in atto senza avvisare la popolazione residente. Ci sono stati anche momenti di tensione con le forze dell'ordine, alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme e un paio di strade sono state bloccate al traffico: via dei Codirossoni e via Valter Tobagi.

Casapound, che ha appoggiato la protesta, ha definito la Raggi totalmente scollata dalle istanze e dalla realtà di chi dovrebbe amministrare. "E' l'ennesima decisione calata dall'alto, la Raggi sposta i problemi da un posto all'altro della città.

La rabbia dei residenti è sacrosanta" ha dichiarato Mauro Antonini. Quanto poi, riguardo al pensiero del movimento della tartaruga frecciata, Antonini ha ribadito: "Resteremo al fianco dei cittadini di Torre Maura, ancora una volta vittime di un'amministrazione che pone gli italiani all'ultimo posto".

Casapound tornerà a fianco dei residenti se necessario

Antonini, ha inoltre promesso, che se la Raggi non manterrà la promessa di trasferire immediatamente i rom altrove il movimento tornerà in strada a fianco dei residenti. Il centro d'accoglienza, in precedenza utilizzato per immigrati richiedenti asilo, ora sarebbe dovuto diventare un centro per rom.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, in una zona di periferia dove il degrado e l'abbandono sono purtroppo già di casa. Questa circostanza fa capire come la protesta dei residenti non poteva che essere forte, tanto da proseguire fino a tarda notte.