Nelle ultime settimane è emersa la notizia che il Pentagono non avrebbe abbandonato le ricerche sugli "Oggetti Volanti non Identificati". A quanto sembra, in ambito militare piloti e soldati si trovano spesso di fronte a "velivoli" dalle proprietà ignote, e ora è sempre più chiaro che le forze armate americane stanno cercando di comprendere cosa sia questo fenomeno.

UFO e ricerca militare

Ogni volta che si parla di UFO, sorge subito un sano scetticismo, poiché è difficile credere che gli omini verdi volino sulle nostre teste ogni giorno, da anni.

E, proprio per questo, quando escono notizie riguardanti il fatto che il Pentagono o le forze armate in senso lato si interessino al fenomeno, si ha la sensazione della bufala.

Tutto ciò, però, è dovuto in buona parte a un'incomprensione di fondo. "UFO" infatti non vuol dire necessariamente "Astronave extraterrestre", ma è un acronimo che sta soltanto per "Oggetto Volante non Identificato". Se si guarda d questo punto di vista la questione, ecco che diventa invece normalissimo il fatto che la difesa (americana e non) si occupi di ciò.

E negli ultimi anni, in effetti, il fatto che le forze armate americane stiano studiando la questione è arrivato sino ai media. Ad esempio, nel dicembre 2017, sul New York Times, è stata pubblicata una ricerca di Helene Cooper, Ralph Blumenthal e Leslie Kean sul Programma di identificazione delle minacce aerospaziali avanzato del Dipartimento della Difesa, programma che è stato incaricato esplicitamente anche di catalogare e studiare gli avvistamenti di UFO da parte dei piloti militari.

A questo, negli ultimi tempi, si sono aggiunti nuovi dettagli ancor più importanti. Gli stessi giornalisti hanno infatti raccontato che questi misteriosi oggetti sarebbero "comparsi quasi ogni giorno dall'estate 2014 a marzo 2015, nei cieli della costa orientale. I piloti della marina riferirono ai loro superiori che gli oggetti non avevano motori a reazione visibili agli infrarossi, ma che potevano raggiungere 30.000 piedi e velocità ipersoniche."

A queste dichiarazioni si sono quindi aggiunte persino quelle del tenente Ryan Graves, pilota di Super Hornet F / A-18 per 10 anni, che ha raccontato: "Queste cose stanno lì per tutto il giorno".

Organi ufficiali dello stato americano riconoscono l'esistenza degli 'UFO'

Per chiarezza, è bene ripetere che nessuno, tra giornalisti, militari o autorità, sta affermando che questi oggetti siano extraterrestri, ma si limitano a riportare un fenomeno che, qualsiasi origine abbiano, sembrerebbe comunque indiscutibile. L'obbiettivo, insomma, è quello di cercar di capire cosa essi siano, evitando complottismi o sensazionalismi.

Ciò che dunque è molto interessante di questo ultimo ciclo di notizie, è che i funzionari del Dipartimento della Difesa americano stanno redigendo nuove linee guida per i piloti che segnalano incontri con 'velivoli non identificati'. Questo è un nuovo significativo passo in avanti nella creazione di un processo formale per raccogliere, analizzare gli avvistamenti inspiegabili e, se possibile, comprenderli. A riferirlo è stato al Post lo stesso Luis Elizondo, un ex alto funzionario dell'intelligence.