Comincerà domani a Montreaux, in Svizzera, l'annuale riunione del cosiddetto "Club Bilderberg", un incontro a cui partecipano le personalità più importanti di tutta l'Europa e del Nord America. Immediatamente sulla Rete si sono scatenati i complottisti, che da sempre vedono questo incontro come qualcosa di subdolo, in i cui partecipanti deciderebbero a tavolino le sorti di miliardi di persone. Ovviamente, come precisavamo già in un precedente articolo a riguardo, la riunione del Bilderberg non è proprio segreta, in quanto i nomi e gli argomenti di cui si parla sono di dominio pubblico.

Semmai si potrebbe definire una riunione privata, in cui gli invitati discutono di problemi che attanagliano tutto il mondo. Nelle ultime ore sono stati diffusi i nomi dei partecipanti, e per il nostro Paese ci sono ben 23 invitati, tra cui Matteo Renzi, Lilli Gruber e Stefano Feltri, quest'ultimo vicedirettore del Fatto Quotidiano, il giornale che come ben si sa è diretto da Marco Travaglio. Su Feltri sono immediatamente piovute sia critiche, ma anche complimenti per l'invito ricevuto. Il giornalista, in un suo editoriale online, ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad accettare l'invito del Bilderberg.

Stefano Feltri: 'Faccio il giornalista, quindi sono curioso'

Il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano ha quindi chiarito la sua posizione, confermando prima di tutto il suo invito al Bilderberg, per poi spiegare che ha da sempre sentito parlare di questa annuale riunione.

Nel suo editoriale Feltri ha spiegato che visto che fa il giornalista, è ovviamente dotato di una curiosità innata, e per questo vuole capirci di più su questa riunione. Ovviamente il luogo dove si terrà l'incontro, che durerà fino al 2 giugno, non è ancora stato reso noto, questo in quanto si potrebbero creare dei disordini.

Stefano Feltri nel suo articolo ha raccontato un episodio che gli capitò qualche anno fa, quando il sito Dagospia lanciò una campagna nei suoi confronti in cui lo avrebbe accusato di essere legato in qualche modo al Bilderberg. "Cosa, all’epoca, totalmente priva di fondamento, semplicemente collaboravo con Otto e Mezzo di Lilli Gruber" - spiega il vicedirettore.

E a tal proposito Feltri chiarisce anche il ruolo della Gruber nell'organizzazione dell'evento, in quanto essa avrebbe partecipato a diverse riunioni del club in questione, ed è uno dei membri dello steering committee, una specie di comitato organizzatore. Feltri ha poi dichiarato di aver trattato l'argomento Bilderberg in alcune sue trasmissioni radiofoniche, e di aver assistito ad una riunione della Commissione Trilaterale, che definisce "altro feticcio dei complottisti", in quanto anche in questa riunione chi crede nelle teorie del complotto pensa che i suoi membri si riuniscano a tavolino per decidere le sorti dell'umanità. Feltri tra l'altro ne ha parlato anche su Il Fatto Quotidiano di questa riunione, per cui non ci sarebbe nulla di segreto.

Il Bilderberg: gli argomenti di quest'anno

L'incontro di quest'anno verterà su undici temi, uno tra tutti quello del bisogno di creare "un ordine strategico e stabile", non solo in Europa, ma anche sui cambiamenti climatici e sulla sicurezza informatica, in particolare sui social network che all'occorrenza possono essere usati come una vera e propria arma. Le discussioni si svolgono tutte con il metodo Chatam House: questo prevede che i partecipanti possano rielaborare ed utilizzare le informazioni che gli vengono date, ma non possono assolutamente divulgare il nome del relatore che le ha pronunciate a terze persone. A iniziare le conferenze del gruppo fu un idea del magnate statunitense David Rockefeller nel 1954, che riunì i politici e le personalità più importanti di Europa e Nord America presso l'hotel Bilderberg, situato nei Paesi Bassi.