I carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno tratto in arresto tre fratelli brindisini, ritenuti responsabili della rapina perpetrata il 22 marzo scorso presso l'ufficio postale del rione Casale, sito sempre nello stesso capoluogo adriatico. Secondo quanto riporta la stampa locale i nomi degli arrestati sono i seguenti: Andrea, Fabio e Francesco Rillo, rispettivamente di 33, 36 e 27 anni. Ieri militari gli hanno rintracciati e il primo è stato arrestato a Genova, subito dopo l'attracco della nave Msc Bellissima. Lo stesso infatti si trovava in viaggio con la sua famiglia e dovevano toccare numerose mete del Mediterraneo, come Barcellona e Marsiglia.

La nave era partita da Napoli. Prima che potesse lasciare le acque nazionali, e dirigersi verso la Francia, i carabinieri hanno raggiunto il capoluogo ligure arrestando Andrea Rillo.

Incastrati dal Dna

Gli inquirenti sono arrivati a loro tre grazie all'esame del Dna. Infatti, sui passamontagna abbandonati subito dopo la fuga, i militari hanno trovato delle tracce di sudore, che sono state prontamente identificate. Quando Andrea Rillo è stato raggiunto dei militari a bordo del gigante del mare, dopo le formalità di rito lo hanno subito trasferito presso la casa circondariale di Genova, dove attualmente si trova detenuto. L'accusa nei suoi confronti è quella di aver prestato supporto all'azione criminosa, posta in essere, di fatto, dagli altri due suoi fratelli.

Gli stessi, quella mattina del 22 marzo, sarebbero entrati nella filiale: ai presenti avrebbero detto testuali parole ovvero "tranquilli vi vogliamo bene ragazzi". Poi uno dei due avrebbe avuto in mano una pistola con il quale minacciò l'operatore allo sportello costringendolo a consegnarli il denaro contante. Il bottino fu ingente: circa 1.435 euro.

Le indagini proseguono

Intorno ai tre fratelli l'inchiesta continua spedita, in quanto i carabinieri vogliono vederci chiaro. Nell'ultimo periodo a Brindisi, ma anche in provincia, ci sono state tantissime rapine, le quali sono quasi all'ordine del giorno. Gli agenti vogliono capire se gli stessi soggetti abbiano messo a segno altri colpi in città.

Fabio Rillo quel giorno in cui accadde la rapina era in permesso premio. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa vicenda. Tutti e tre per ora rimangono in carcere, chi in Liguria e chi in Puglia. A subire furti, anche piuttosto ingenti, a Brindisi non sono stati solamente uffici postali, ma anche attività commerciali. Le Forze dell'Ordine non abbassano la guardia, e i controlli, anche in tutto l'hinterland provinciale sono serratissimi.