Quella che arriva dalla provincia di Reggio Emilia, e in particolare da Bibbiano, è una vicenda a dir poco raccapricciante. Questa mattina infatti i carabinieri hanno eseguito oltre dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di operatori sanitari, psicologi e il direttore di una Onlus di Torino, operanti sul territorio provinciale nell'ambito di servizi sociali. Secondo le accuse mosse nei loro confronti, sarebbero stati commessi dei veri e propri illeciti nei confronti dei minori, questo al fine di allontanarli dalle loro famiglie.

Quello che è emerso dall'inchiesta, coordinata dalla Procura del capoluogo emiliano, ha davvero dell'assurdo: i bambini infatti, secondo quanto riferisce la testata giornalistica online Leggo, venivano sottoposti ad intense ore di "lavaggio del cervello" e colpiti con scosse elettriche, questo al fine di alterarne la memoria, facendo in modo che in sede processuale non potessero ricordare nulla. L'operazione è stata denominata "Angeli e Demoni".

L'affido retribuito

Questo sistema di allontanamento dei minori dal loro nucleo famigliare originario aveva l'obiettivo di affidare gli stessi minori in affido retribuito a parenti o conoscenti.

Un vero e proprio disegno criminoso, che fortunatamente gli investigatori hanno scovato in men che non dica, prima che la vicenda potesse prendere una piega ancora più grave. Sarebbero schiaccianti le prove nei confronti degli indagati, che dovranno rispondere, a vario titolo, di abuso d'ufficio, falso in atto pubblico e violenza privata. Le piccole vittime di questa assurda storia saranno, molto probabilmente, segnate a vita da quanto gli è accaduto. Agli arresti domiciliari è finito anche il sindaco di Bibbiano (Pd), Andrea Carletti. L'inchiesta vede coinvolti tutti i servizi sociali della Val D'Enza.

False relazioni

Per poter dare linfa al loro folle piano gli indagati producevano delle false relazioni, in cui si spiegava che i bimbi avevano problemi e quindi dovevano essere allontanati dal nucleo famigliare.

I militari hanno anche eseguito, contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare, numerose perquisizioni, volte a reperire ulteriore materiale alle indagini. Il giro d'affari messo su avrebbe avuto un valore di centinaia di migliaia di euro. In questi anni inoltre i Servizi sociali avrebbero omesso di consegnare ai bambini lettere o regali spediti dai loro genitori: tutto questo materiale è stato posto sotto sequestro ed è attualmente al vaglio dell'Autorità Giudiziaria. Sicuramente nei prossimi giorni si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa spiacevole vicenda.