Aveva accompagnato la figlia a scuola per gli esami di licenza media. Poi, salutato l’uomo che convive con lei, se n’era andata via da sola con l’auto intestata a sua madre: doveva sbrigare alcune commissioni, prima di cominciare il turno di lavoro come addetta alle pulizie in un deposito dell’Eni a Santa Palomba. Ma, pochi minuti dopo aver scambiato alcuni messaggi con la sorella, Maria Corazza, 46 anni, non ha dato più notizie di sé. Mentre nella casa in cui la donna vive con il compagno, la figlia e gli anziani genitori a Pomezia aumentava la preoccupazione, è arrivata la notizia di un macabro rinvenimento.

La Ford Fiesta di colore grigio usata dalla donna è stata notata dagli abitanti di alcune ville, mentre bruciava in una zona abbastanza isolata in campagna, a Torvaianica. All’interno della vettura, le forze dell’ordine hanno trovato due cadaveri carbonizzati. Si pensa che il primo, adagiato nel sedile posteriore, sia della donna, mentre sul sedile anteriore della vettura sia stato scoperto ciò che resta di Domenico Raco, 50enne amico di famiglia, anche lui scomparso nel nulla nella mattinata di venerdì.

L’autopsia potrà chiarire molti dubbi

Naturalmente per avere la certezza sull’identità delle vittime bisognerà aspettare i risultati dell’autopsia e di un eventuale esame del Dna. Queste analisi permetteranno anche di chiarire la cause del decesso, spiegando anche se i due poveretti erano già morti quando sono state appiccate le fiamme all’auto, oppure siano stati bruciati vivi.

Al momento non si esclude nessuna ipotesi, comprese quelle di un doppio omicidio o di un omicidio-suicidio. Di certo, dalle prime notizie che filtrano, gli unici testimoni oculari dell’incendio, che abitano in zona, hanno visto da lontano le fiamme e sentito lo scoppio degli pneumatici, ma non hanno udito nessun altro rumore sospetto, come quello di grida d’aiuto o dell’esplosione di colpi di pistola.

Temendo che il rogo potesse propagarsi ai campi, hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine, non immaginando che dentro quell’auto carbonizzata ci fosse qualcuno.

Ascoltato dai carabinieri il compagno di Maria Corazza

Nel frattempo il compagno di Maria Corazza, un carrozziere e rappresentante di vernici per auto di 55 anni, è stato interrogato a lungo dai carabinieri, in qualità di persona informata dei fatti.

Gli inquirenti si sono soffermati sul loro legame, che andava avanti da 25 anni e che sembrava sereno, nonostante i normali litigi di coppia, tanto che i due stavano progettando di trasferirsi insieme in una nuova casa. Inoltre sono stati numerosi i parenti, colleghi di lavoro e conoscenti della donna ascoltati dai militari dell’Arma di Pomezia e del Nucleo investigativo di Frascati, coordinati nelle indagini dalla Procura di Velletri. In particolare appare poco chiaro quando Raco sia salito sull’auto insieme all’amica; non si esclude nemmeno che il loro incontro possa essere avvenuto subito prima della tragedia.