Quando è entrata nel bagno di casa ha trovato la figlia, una bimba di quattro anni, priva di sensi nella vasca, con ogni probabilità a causa di una congestione mentre faceva il bagnetto. Così la donna, di origini filippine, lo scorso mercoledì ha immediatamente chiesto aiuto alla vicina che, dopo aver tentato di rianimare la piccola, ha chiamato i soccorsi. L’incidente domestico è avvenuto in un’abitazione di Solbiate Arno, in provincia di Varese. Sul posto è giunto dopo pochi minuti un elicottero del 118: il personale medico è riuscito a rianimare la bimba, che è stata immediatamente trasportata in codice rosso con lo stesso mezzo all’ospedale di Bergamo.

Le condizioni della bimba sono peggiorate nelle ultime ore

Purtroppo la bambina è arrivata in gravi condizioni nella struttura sanitaria. La situazione, già critica, è ulteriormente peggiorata nei giorni successivi, con ogni probabilità a causa di una serie di complicazioni respiratorie, ed al momento la piccola è in coma irreversibile. L’ospedale ha allertato anche i carabinieri della compagnia di Gallarate per effettuare i primi rilievi, ma a quanto pare tutti gli elementi fanno pensare ad un malore in ambito domestico. Tuttavia la procura di Busto Arsizio ha deciso di aprire un fascicolo per chiarire i punti oscuri della vicenda, al momento senza iscrivere nessuno nel registro degli indagati.

Il rischio di congestione è maggiore nei bambini

Come ha spiegato il dottor Alberto Villani – responsabile di Pediatra generale al Bambino Gesù di Roma – in un articolo del Corriere della Sera, per i bambini è maggiore il rischio di congestioni, in quanto hanno lo stomaco più 'delicato' rispetto agli adulti. A causare questo malore sono normalmente gli sbalzi termici e il freddo, ecco perché tra i principali fattori scatenanti ci sono i bagni in mare o in altri corsi d’acqua, i colpi d’aria e le bibite ghiacciate, se ingerite dopo pranzo.

Praticamente mezz’ora dopo ogni pasto comincia il processo digestivo: da quel momento il cuore pompa più sangue verso l’apparato digerente, ed in particolare verso lo stomaco, per facilitare l’assimilazione delle sostanze. Più è abbondante e ricco di grassi il pasto, maggiore sarà la quantità di sangue richiesta. L’esposizione a temperature più basse, dovuta ad esempio ad un bagno, oppure il passaggio da un locale freddo ad uno molto più caldo, provocano uno squilibrio nell’organismo.

Infatti, invece di concentrarsi nell’apparato digerente, il sangue si sposta nelle altre parti del corpo, per riscaldarle, e soprattutto in organi importanti come cuore e cervello, per proteggerli in una situazione in cui è necessario molto ossigeno. In un quadro simile la digestione può bloccarsi e l’organismo subire un trauma che può portare anche alla morte del bambino. Per questo è utile evitare imprudenze e seguire alcune semplici regole, come quella di aspettare due o tre ore per fare un bagno dopo aver mangiato, tenendo conto anche del clima e della quantità di cibo ingerito per calcolare il tempo necessario.