Ennesimo caso di reddito di cittadinanza percepito da un soggetto che non ne aveva diritto. Molti giornali di cronaca locale di Termoli, località sul mare Adriatico del Molise, hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica ciò che hanno scoperto gli ispettori della Guardia di Finanza locale in un ristorante. Una donna originaria del comune di Montenero di Bisaccia lavorava come cuoca ma senza regolare contratto, cioè in nero. Ciò che fa più notizia però è che la donna di 46 anni era contemporaneamente titolare del reddito di cittadinanza e della Naspi.

Truffa ai danni dello Stato

Durante una delle più frequenti e classiche operazioni delle fiamme gialle, cioè una operazione volta a contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e la conseguente evasione fiscale, gli ispettori si sono imbattuti in un caso che va ben oltre il lavoro nero. Grazie all'utilizzo delle banche dati di Inps, Ispettorato del Lavoro e Anagrafe Tributaria, in tempo reale la GDF ha scoperto che la donna era negli elenchi dei beneficiari della misura di contrasto alla povertà dell'esecutivo Conte. Inoltre era negli elenchi Inps come fruitore dell'assegno di disoccupazione, cioè della Naspi.

Cosa accade adesso alla finta disoccupata

Ricapitolando, una donna di 46 anni, da un anno percepiva l'assegno Inps destinato a chi perde involontariamente il lavoro, l'assegno della Naspi.

Inoltre, dopo aver presentato la domanda per il reddito di cittadinanza, inviata all'Inps immediatamente dopo l'entrata in vigore della nuova misura, era riuscita ad ottenere pure quest'altro sussidio. Aveva quindi ottenuto la card gialla e percepito le due ricariche fin qui erogate dall'istituto, quella di aprile e di maggio.

Due indennizzi dati alla donna perché disoccupata e in condizioni reddituali disagiate. Il problema è che la Guardia di Finanza ha scoperto che la donna tanto disoccupata non era e forse nemmeno tanto disagiata.

È stata trovata a svolgere la sua attività lavorativa da cuoca in un ristorante, lavorando in nero. Adesso la donna è stata segnalata alle competenti autorità con una accusa di truffa ai danni dello Stato con indebita fruizione del reddito di cittadinanza e probabilmente anche della Naspi.

La card gialla del reddito di cittadinanza è stata immediatamente bloccata dopo la segnalazione della Guardia di Finanza all'Istituto Previdenziale. Inoltre l'Inps adesso dovrebbe chiedere alla donna la restituzione delle somme indebitamente percepite, cioè le due mensilità del reddito di cittadinanza incassate in questi mesi. Sanzione anche per il titolare del ristorante dove la donna prestava servizio in nero, con una multa probabile tra 1.800 e 10.800 euro.