Continua ancora a far parlare di sé a Brindisi la vicenda che ha visto coinvolta la presunta "veggente" Paola Catanzaro, meglio nota come Sveva Cardinale. La donna, insieme ad altre persone, suoi famigliari, e al marito Francesco Rizzo è indagata per truffa. Come si ricorderà, infatti, la Catanzaro, conosciuta anche nel mondo dello spettacolo, negli scorsi anni balzò agli onori della cronaca per delle presunte apparizioni della Vergine presso la sperduta chiesetta di "Uggio", un edificio religioso che si trova nelle campagne a sud di Brindisi. Qui Catanzaro avrebbe riunito in breve una gran massa di fedeli, i quali erano affascinati da quello che succedeva lì dentro, come presunti miracoli, o, appunto, apparizioni.

Molte persone cominciarono a donare alla donna ingenti quantità di denaro, ma ben presto si scoprì che tutto fosse una truffa ben architettata. Attualmente la donna si trova sotto processo: nelle scorse ore è arrivato quindi il provvedimento del Tribunale di Brindisi che impone il sequestro di numerosi beni intestati a lei, gli stessi avrebbero un valore che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro.

Imprenditore chiede di restituire 2 milioni di euro

Paola Catanzaro, nel corso degli anni, ha beneficiato di numerose donazioni, che le sono state fatte da tantissime persone, le quali si erano affezionate a lei. Il caso "Catanzaro" nacque però dalla prima denuncia presentata da un medico barese, Isabella De Bellis, che già nel 2012 dichiarò di essere stata vittima di una truffa colossale da parte della presunta veggente.

A quel punto gli investigatori hanno voluto vederci chiaro, e hanno cominciato a scavare nella vita della donna, che nel frattempo si era già sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per effettuare il cambio di sesso. All'epoca dei fatti, ovvero la presunta "truffa delle apparizioni" la stessa si chiamava infatti Paolo Catanzaro, ed era un uomo.

In breve tempo la sua storia fece il giro d'Italia, fino a quando, subito dopo la denuncia della prima vittima, ne seguirono tante altre: il tutto venne anche ripreso dalla trasmissione televisiva "Le Iene", che raccolse anche molte dichiarazioni delle presunte vittime. Uno di loro, un imprenditore, adesso chiede anche che gli vengano restituiti beni per 2 milioni di euro.

Numerose ville sequestrate

Nel corso degli anni la Catanzaro è divenuta anche una showgirl e attrice di successo. Sono ingenti i beni che l'autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro, ovvero una villa ad Asiago, nel milanese, un'altro immobile a Cellino San Marco, nel brindisino, e sempre in provincia, precisamente nel comune capoluogo, altre due abitazioni. Quattro immobili invece sono stati posti sotto sequestro nel barese, precisamente ad Adelfia e Conversano: questi ultimi, si precisa, non erano intestati alla Catanzaro o a suo marito, bensì ad un'altra imputata, Lucia Borrelli. il Tribunale ha chiesto anche il pignoramento di un quinto dello stipendio nei confronti di un altro imputato, Giuseppe Conte. Il processo verso la presunta veggente continuerà nei prossimi mesi.