La Guardia di Finanza di Brindisi ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in regime di domiciliari nei confronti dell'avvocato Giuseppe Scuteri, originario di San Giovanni Rotondo, ma che operava presso il foro del capoluogo di provincia. Stando a quanto riferito dai media locali, il soggetto avrebbe 49 anni, e dovrà rispondere dei reati di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, falsità materiale commessa da privato, sostituzione di persona e truffa. Nella fattispecie, l'indagato avrebbe falsificato il timbro di un notaio che opera sempre a Brindisi.

Con questo atto avrebbe formato a suo favore una procura speciale, che aveva l'obiettivo di incassare circa 15.000 euro, che spettavano però ad un'altra persona, quest'ultima totalmente estranea ai fatti.

La segnalazione ai carabinieri

Tutto è cominciato il 19 marzo scorso, quando un notaio brindisino, di cui omettiamo le generalità per ovvi motivi di privacy, denunciò la presenza di una procura notarile falsa che stava circolando, e che aveva appunto il suo timbro. Ai carabinieri della stazione Centro, l'uomo ha spiegato di aver ricevuto il 6 marzo 2019 una chiamata da parte della filiale di una banca, la quale sembrava rilasciata da un soggetto in favore della madre dell'avvocato Scuteri. Tale somma sarebbe stata vantata come credito da una cooperativa del quale l'avvocato sarebbe stato il rappresentante legale, tutto questo in virtù di una sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Lecce relativa proprio ad una causa vinta.

Sia la banca, ma anche i carabinieri, hanno eseguito tutte le indagini del caso, scoprendo che il notaio diceva il vero. A quel punto ai militari non è restato altro che approfondire le indagini, le quali hanno poi portato il pm Pierpaolo Montinaro ad emettere l'ordinanza di custodia.

Denaro transitato sul conto della madre

L'avvocato avrebbe intascato tale somma tramite un conto corrente innestato alla madre, la quale è finita anch'essa nell'inchiesta.

Per lei non sono stati scattati gli arresti, ma solo l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. La donna, secondo quanto riporta la testata giornalistica online, Brindisi Report, ha 73 anni. Per il gip di Brindisi ci sono gravi indizi colpevolezza a carico dell'indagato, e lo Scuteri dal 2 aprile del 2019 ha riportato una condanna ormai irrevocabile successiva alla commissione dei fatti oggetto del provvedimento attuale.

L'avvocato sarebbe stato coinvolto anche nell'inchiesta su alcuni incidenti stradali falsi, le cui cause erano ovviamente diverse da quelle denunciate. Alcune misure interdittive, sempre per reati simili, gli erano state revocate proprio nel febbraio 2019.