Individuati i primi "furbetti" del reddito di cittadinanza, in Liguria. In provincia di Imperia sono scattate otto denunce da parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro, per truffa e tentata truffa ai danni dello Stato. Gli accusati, quattro lavoratori e quattro datori di lavoro, dovranno rispondere in merito alla violazione della normativa che regola il reddito di cittadinanza.

Denunciati lavoratori e datori di lavoro

Tra i denunciati, c'è una donna che lavorava nel settore turistico alberghiero, ma che ha percepito ugualmente il reddito di cittadinanza di 840 euro dal mese di aprile.

La sessantenne lavorava in nero per poter usufruire del diritto che non le spettava. A questo proposito è stato denunciato anche il suo datore di lavoro, un uomo di 32 anni, anch'egli italiano.

Un altro lavoratore che pagherà le conseguenze del suo comportamento è un 45enne, impiegato sempre in una struttura ricettiva, questa volta ad Arma di Taggia, che ha fatto percepire alla moglie, in quanto facente parte del suo nucleo famigliare, 2425 euro. In questo caso, la somma è stata erogata all'intera famiglia quando l'uomo avrebbe dovuto dichiarare all'INPS la sua entrata proveniente dal lavoro che svolgeva in nero.

Il terzo caso riguarda una donna di 27 anni, di origine magrebina, che prestava il suo lavoro sempre nel settore turistico in un esercizio di San Lorenzo al Mare.

Suo marito ha incassato la somma di 1800 euro per reddito di cittadinanza, mentre la moglie continuava a lavorare in nero senza dichiarare la sua situazione. Anche il datore di lavoro della donna, un italiano di 60 anni, ha subìto una segnalazione all'autorità giudiziaria poiché sotto richiesta della 27enne ha mentito non regolarizzando il contratto di lavoro.

L'altro denunciato è occupato nel settore dell'edilizia, a San Bartolomeo al Mare, ed è un quarantenne di origine maghrebina: sua moglie aveva percepito 3537 euro di reddito di cittadinanza. Anche in questo caso è stato denunciato il datore di lavoro dell'uomo, un albanese di quarant'anni.

Negli ultimi tre casi a subire la denuncia non è stato chi percepiva materialmente il reddito, a causa dell'impossibilità di dimostrare che era a conoscenza del lavoro che svolgeva il coniuge.

Indagini a tappeto su tutta la provincia

Il Nucleo Ispettorato del Lavoro sta proseguendo con le indagini avviate, per scoprire altri eventuali truffatori. A tal fine, i militari stanno controllando tutta la provincia di Imperia. L'Inps ha già provveduto alla sospensione del versamento del reddito di cittadinanza alle persone coinvolte nella denuncia per truffa, tentata truffa ai danni dello Stato e violazione della normativa sul reddito di cittadinanza.