Starà adesso agli inquirenti ed agli investigatori sciogliere gli ultimi dubbi su quanto accaduto ad Albenga, in Provincia di Savona. Un anziano si è suicidato dopo aver provato ad uccidere la sua badante. La donna è stata colpita da due proiettili esplosi dall'anziano che poi si è sparato alla testa uccidendosi. Dopo le prime teorie e ricostruzioni che sembravano vertere verso una probabile colluttazione tra badante e anziano, gli inquirenti sembra che stiano per propendere per un suicidio con tentato omicidio, visto che la donna miracolosamente si è salvata.

La vicenda

L'anziano era un ex gioielliere di Albenga, un uomo di 78 anni che stando alle testimonianze, negli ultimi tempi sembrava aver perso la testa. L'uomo aveva avuto un ictus per il quale prendeva le medicine che la sua badante gli dava quotidianamente. Il suo medico curante, come riporta un articolo dell'Agenzia di stampa "AdnKronos", ha detto che l'uomo soffriva probabilmente di sindrome persecutoria e che negli ultimi tempi sembrava non essere più lucido. Problematiche sanitarie che però non lasciavano presagire nulla di quanto poi è successo, perché l'uomo, molto conosciuto in zona, non sembrava pericoloso. Ecco perché probabilmente veniva concesso all'anziano di continuare a detenere regolarmente due pistole acquistate negli anni precedenti, quando la sua gioielleria era in attività.

Le due pistole sono una calibro 7,65 ed una calibro 9. Con la più piccola l'uomo ha sparato alla badante che poi è riuscita a fuggire scavalcando il balcone della vicina di casa e chiedendo aiuto. Solo dopo la fuga della badante, l'uomo ha impugnato la seconda pistola, quella più grossa e si è tolto la vita con un colpo alla testa.

La ricostruzione

Come dicevamo in precedenza e come riporta un articolo del quotidiano napoletano "Il Mattino", in un primo momento si è pensato ad una lite tra anziano e badante finita in tragedia. Le testimonianze dei vicini, compresa la donna che ha prestato soccorso alla badante, hanno permesso agli inquirenti di ricostruire la dinamica dell'accaduto riconducendolo ad un suicidio.

"Ho sentito urla e spari che credevo provenissero dalla strada, ma dopo aver visto la badante uscire sul terrazzo del mio vicino di casa sporca di sangue e terrorizzata, l'ho aiutata a scavalcare il muretto che separa le nostre due case ed ho chiamato il 118", questo ciò che ha detto la vicina di casa del gioielliere agli agenti.

L'uomo, stando alla versione della badante, avrebbe perso il controllo accusando la badante di somministrargli veleno al posto delle pillole per curare l'ictus. L'uomo avrebbe preso una delle sue pistole (la 7,65) e avrebbe esploso due colpi all'indirizzo della donna di 46 anni, di nazionalità russa che la figlia del gioielliere, che abita in un altro comune ligure, avrebbe assunto per prestare assistenza al padre.

Un primo proiettile ha colpito la badante alla mano ed il secondo al torace. Sembra che grazie al ferrettino del corpetto indossato dalla donna, il secondo proiettile non sia stato fatale. Secondo la badante poi, la pistola con la quale l'anziano ha sparato contro di lei, si sarebbe inceppata e questo è stato l'evento fortuito che ha permesso alla donna di salvarsi. Una tesi avvalorata dal fatto che poi, l'uomo, per spararsi alla testa abbia usato l'altra sua pistola.