Nonostante ci siano numerosi movimenti volti a tutelare e a difendere i diritti della categoria omosessuale, in giro esistono ancora persone intolleranti ad un orientamento differente dal proprio. Questo è ciò che è accaduto a Santa Maria di Leuca, in uno stabilimento balneare del luogo, infatti, alcuni ragazzi omosessuali sono stati respinti in modo incomprensibile.

Uno di essi ha parlato alla rete televisiva locale chiamata Teleblu ed ha spiegato che tale struttura fosse completamente inaccessibile alle categorie LBGT. Il ragazzo ha spiegato di aver provato ad accedere alla spiaggia senza ottenere il permesso.

Nel momento in cui ha chiesto spiegazioni alle addette alla cassa, ha dichiarato di aver sentito dire: "No, niente omosessuali". La notizia, ovviamente, è divenuta virale in un batter d'occhio.

Un ragazzo omosessuale racconta la sua disavventura presso un lido di Santa Maria di Leuca

In queste ore sul web non si sta facendo altro che parlare dell'assurda decisione che pare abbia preso uno stabilimento balneare sito in Santa Maria di Leuca. Il nuovo titolare, infatti, sembrerebbe essere omofobo, almeno queste sono state le dichiarazioni di alcuni ragazzi omosessuali che hanno provato ad accedere alla struttura. Nel corso dell’intervista con la tv locale Teleblu, il ragazzo in questione ha rivelato di essersi recato in tale posto in compagnia di altre persone e di aver chiesto alcuni lettini per potersi rilassare nel corso della giornata.

L'addetta alla cassa, però, pare gli abbia risposto che non fosse possibile. Il cliente, allora, notando la maggior parte degli ombrelloni liberi, ha chiesto ulteriori spiegazioni alla ragazza.

La persona in questione, però, non è riuscita a dare una spiegazione sensata alla cosa. Tuttavia, in sottofondo, pare si sia sentito borbottare: "No, niente omosessuali".

Il ragazzo racconta la sua reazione: inizialmente ha sorriso

Nel corso dell’intervista, la giornalista ha chiesto al ragazzo di spiegare come si sia sentito in quel momento. Il giovane ha detto di aver avuto come prima reazione quella di sorridere, rimanendo esterrefatto dalla questione. In seguito, però, ha riflettuto più a fondo sulla vicenda ed ha pensato che una persona un po’ più sensibile avrebbe potuto avere una reazione molto più pesante.

In seguito, andando un po' su internet, la presunta vittima di tale discriminazione si è resa conto del fatto che anche altri, in passato, si fossero lamentati dell'assurda omofobia del titolare della struttura. Sul profilo social dello stabilimento, infatti, pare ci siano alcuni riferimenti al fatto che gli omosessuali non siano affatto ben accetti.