Una donna rumena di 33 anni avrebbe proposto ad un carabiniere una prestazione sessuale in cambio dell'annullamento di una multa. È successo a Cerignola, in provincia di Foggia, e adesso la donna è accusata di istigazione alla corruzione.

Cerignola, donna rumena propone ai carabinieri di annullare la multa

A Cerignola, provincia di Foggia, ridente località di circa 60.000 anime, situata nella Valle dell'Ofanto, è accaduto quello che, se fosse un film, potrebbe essere definito una "proposta indecente".

L'episodio accaduto realmente nella cittadina pugliese narra di una giovane donna rumena che si sarebbe rivolta ai carabinieri per evitare una multa comminata al compagno, il quale viaggiava in auto con lei, privo però dei requisiti necessari per la guida.

Durante un controllo in via Gran Sasso, i carabinieri di pattuglia hanno fermato l'automobile (un'Alfa Romeo 147 di proprietà della donna romena) su cui viaggiavano tre persone: due uomini e la proprietaria. Il conducente, di nazionalità rumena anch'egli, sarebbe stato trovato alla guida senza aver mai conseguito la patente. Per questo motivo l'uomo sarebbe stato, quindi, multato secondo quanto previsto dalla legge italiana. I carabinieri avrebbero corredato la sanzione con il sequestro dell'auto, come per legge.

A questo punto, la donna di 33 anni, avrebbe formulato la sua proposta ai rappresentanti dell'Arma. Al fine di evitare la multa e il sequestro dell'auto, la giovane avrebbe offerto una "prestazione fisica" ai carabinieri.

Cerignola, carabinieri sbalorditi di fronte alla 'calda' proposta

Onde evitare problemi e trattenere la macchina, la donna avrebbe cercato, quindi, di trovare una sorta di personale soluzione alternativa alle doverose contestazioni degli uomini in divisa. E avrebbe formulato la bollente proposta.

Al sentire questa sorta di baratto, i carabinieri della Sezione Radiomobile di NORM della i Cerignola sarebbero rimasti "sbalorditi" e, dopo aver ovviamente declinato il caldo invito con professionalità, avrebbero arrestato la donna, colta in flagranza di reato, per istigazione alla corruzione.

Una volta portata in caserma ed espletate le formalità giuridiche di rito, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, alla ragazza sono stati imposti gli arresti domiciliari nella sua abitazione.

Il GIP del Tribunale di Foggia, dopo aver convalidato l'arresto, hai poi disposto la liberazione e la donna rumena è stata rilasciata.

La notizia è stata diffusa con un comunicato da parte dei Carabinieri ed è stata quindi ripresa dalle maggiori testate locali e nazionali.