Altra tragedia nel mondo del calcio, questa volta la terribile notizia arriva dalla Giamaica, il 31 ottobre è stata uccisa a colpi di pugnale la giovane centrocampista giamaicana Tarania Clarke.

La calciatrice, appena ventenne, è stata pugnalata a morte la sera di Halloween. Stando alle ricostruzioni degli agenti locali sarebbe stata accoltellata da un'amica, arrestata in seguito. A nulla è servita la disperata corsa in ospedale, per la Clarke non c'è stato nulla da fare: la giovane ragazza è morta sul colpo. A divulgare la notizia della tragica morte di Tarania Clarke è stata la nazionale di calcio giamaicana attraverso i propri canali social.

Tarania Clarke

La Giamaica e tutto il mondo del calcio piangono Tarania Clarke giovane promessa del calcio femminile. Nata nel 1999, Tarania giocava con il Waterhouse Football Club, squadra che ha sede a Kingston, di cui era anche capitano: inoltre era un pilastro della sua nazionale. Dopo aver militato in U17 e U20 era riuscita a coronare il sogno di far parte della nazionale maggiore del suo paese, con la quale ha giocato per l’ultima volta nel giorno del suo debutto con la maglia della Giamaica, il 30 settembre in occasione delle qualificazioni per le Olimpiadi. Partita vinta per 12-1 contro Cuba, nella quale la centrocampista ha anche segnato il suo primo gol in nazionale.

A breve si sarebbe trasferita negli Stati Uniti per perfezionare ancora le sue abilità calcistiche.

Tantissimi i messaggi di cordoglio destinati alla famiglia, a cominciare da quello di Elaine Walker-Brown, presidente della Federazione giamaicana femminile: "Tutto questo mi colpisce duramente, si trattava di una giovane donna dal grande potenziale, molto piacevole e calorosa".

La tragedia di Clarke arriva dopo quella di Maynard

Questa terribile tragedia, che ha scosso la Giamaica, segue quella che ha riguardato il difensore olandese-surinamese Kelvin Maynard ucciso a colpi di pistola lo scorso 18 settembre mentre si trovava ad Amsterdam. Il difensore trentaduenne venne colpito da colpi di arma da fuoco mentre si trovava all'interno della propria auto da due malviventi.

È quindi il secondo caso di omicidio ai danni di un calciatore in meno di due mesi.

Criminalità che mette paura anche ai giocatori italiani, come successo con Claudio Marchisio, ex giocatore della Juventus che pochi giorni fa ha subito una rapina nella sua villa alle porte di Torino. Quattro persone, con il volto coperto e armate di pistola e cacciavite, hanno infatti fatto irruzione nell'abitazione dell'ex bianconero e, armati di pistola, hanno costretto lui e la moglie ad aprire la cassaforte. Poi i rapinatori si sono dati alla fuga, fortunatamente senza ferire nessuno.