Barbara Biangardo era molto conosciuta nel quartiere della Romanina, perché era titolare di una nota scuola guida gestita insieme alla sorella Silvia, in via Ciamarra, a Cinecittà. Ieri mattina, verso le 7, mentre accompagnava sua figlia maggiore di 14 anni alla fermata dell'autobus, all'altezza del bivio tra via Florian e via del Ponte delle Sette Miglia, si è scontrata frontalmente con un'altra autovettura, perdendo la vita tragicamente nello scontro.

Barbara percorreva quel tragitto ogni mattina e lo conosceva bene, anche se in molti nel quartiere lo considerano da sempre molto pericoloso.

Era comunque il miglior percorso da seguire per raggiungere le sue mete, l'asilo della bimba più piccola, la fermata dell'autobus per la figlia più grande e l'autoscuola a Cinecittà. La sua auto, una Daewoo Matiz, si è scontrata con una Yaris che proveniva da Tor Vergata, evidentemente non vista, mentre si immetteva su via del Ponte delle Sette Miglia. I carabinieri hanno svolto tutte le indagini preliminari per stabilire l'esatta dinamica del pauroso incidente in cui Barbara Biangardo ha perso la vita. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe colpevole il guidatore della Yaris, che potrebbe essere accusato di omicidio colposo, per eccessiva velocità.

La macchina sulla quale viaggiavano madre e figlia è stata scagliata, a causa dell'urto, contro il muro di recinzione, lasciando senza vita Barbara, mentre sua figlia è stata soccorsa e condotta all'Ospedale Sandro Pertini, in Via dei Monti Tiburtini.

Ha subito un lieve trauma alla testa, un forte choc e diverse escoriazioni nel resto del corpo. Sembra che a causare la morte della donna sia stato il fatto di non aver allacciato la cintura di sicurezza, perché dai primi rilievi è stata trovata slacciata, ma potrebbe anche essersi aperta a causa del forte urto, che ha sbalzato la vittima violentemente contro il finestrino.

Il primo a prestare i soccorsi è stato proprio il conducente dell'altra auto, che ora rischia di essere indagato per aver causato l'incidente mortale; l'uomo, di 52 anni, è stato accompagnato in ospedale per i controlli rituali, per verificare l'eventuale livello di alcol o sostanze tossiche nel sangue, risultati comunque tutti negativi.

Una famiglia distrutta dal dolore per la grave perdita

Barbara Biangardo lascia affranti dal dolore il marito, due figlie, di 14 e 5 anni, la sorella Silvia e tanti amici e conoscenti che in queste ore stanno postando messaggi di cordoglio sui social. La sorella Silvia ha scritto: "Come faccio adesso senza di te, senza i tuoi consigli, senza le tue risate"? E ancora: "Voglio ricordarti così com'eri, che come prima mi ascolti e mi sorridi". Anche il quartiere nel quale le loro famiglie vivevano sta esprimendo la vicinanza alla famiglia provata da questa immane tragedia.