Non c'è tregua nel caso della 13enne di Brembate, trovata priva di vita il 26 febbraio del 2011: nonostante, secondo la Legge, il colpevole, Massimo Giuseppe Bossetti, sia stato trovato e condannato in via definitiva, continuano ad alternarsi colpi di scena.
È di stamattina il ritrovamento, da parte di una inviata della trasmissione Mattino Cinque, di nove proiettili inesplosi, proprio nel campo di Chignolo D'Isola dove venne rinvenuto il corpo della giovane, a pochi chilometri da Brembate di Sopra, la città in provincia di Bergamo dove viveva la piccola Yara.
I proiettili sono stati rinvenuti vicino ad un altarino dove da oramai 9 anni, molte persone ancora vanno a depositare fiori, pupazzi, lettere in memoria della 13enne.
L'inviata della trasmissione di Canale 5 ha subito avvisato i Carabinieri che si sono recati sul posto e hanno segnalato il fatto all'autorità giudiziaria.
Yara Gambirasio, un caso che lascia ancora dubbi
L'insolito ritrovamento di proiettili inesplosi è solo l'ultimo di molti fatti che continuano a far parlare di questa vicenda, anche se oramai, dalla scomparsa della ragazza e dal ritrovamento del suo corpo senza vita sono passati nove anni. È di ieri la notizia, riportata anche dall'Ansa, che la difesa del muratore di Mapello, Massimo Giuseppe Bossetti, condannato nei tre gradi di giudizio all'ergastolo, abbia intenzione di procedere con una denuncia per frode processuale in vista di una richiesta di revisione.
Questo dopo aver appreso da un articolo del settimanale Oggi, redatto dal noto giornalista Giangavino Sulas, che esistono ancora campioni di Dna che potrebbero essere utili ad effettuare la super-perizia, sempre negata in fase processuale. Sulas, sulle pagine di Oggi, è riuscito ad intervistare il professor Casari ( consulente del pm di Bergamo) che ha dichiarato (come del resto aveva già fatto sotto giuramento nel processo di primo grado) di aver conservato delle aliquote, che però ora sono state richieste dalla Procura di Bergamo.
L'ipotesi di Saviano e i proiettili rinvenuti
I proiettili inesplosi rinvenuti nel campo, sono comunque da attenzionare. Ricordiamo che tra le varie ipotesi che vennero fatte circa la scomparsa e poi la morte della giovane ginnasta, ci fu anche quella di Roberto Saviano che nel suo libro Zero,zero,zero riconduceva il triste episodio ad alcune famiglie.
Quando Massimo Giuseppe Bossetti venne condannato in via definitiva dalla Cassazione di Roma, il 12 ottobre del 2018, lo scrittore disse apertamente: “Perchè non è stata mai battuta dalla magistratura la pista della camorra?”. I proiettili inesplosi trovati nel campo potrebbero far venire in mente un'avvertimento di stampo mafioso, ma dato il clamore della vicenda potrebbe anche trattarsi del solito mitomane.