Nelle zone colpite dal contagio del virus COVID-19 [VIDEO] è in corso una truffa: dei malviventi si fingono medici della Croce Rossa Italiana e, adducendo la scusa di effettuare dei controlli sanitari, nello specifico dei tamponi (i test per valutare la presenza del Coronavirus, ndr), si introducono a casa delle persone per derubare oggetti di valore. Le "vittime preferite" sono sempre gli anziani, specialmente quelli che vivono da soli, i quali sono considerati soggetti più fragili e vulnerabili.

"Non esistono medici che vengono a casa vostra per fare i tamponi (a meno che non siano stati chiamati dal paziente stesso, ndr).

Nel dubbio chiamate le autorità per fare una verifica", dichiara la Croce Rossa su Facebook, invitando tutti a fare molta attenzione. La Croce Rossa si riferisce a degli episodi avvenuti ai danni di alcuni anziani nel bergamasco, preceduti da telefonate con messaggi di questo tipo: "Siamo della Croce Rossa Italiana, verremo a casa sua a fare i tamponi del coronavirus".

Cosa fare se si sospetta una truffa

L'unico modo per tutelarsi consiste nel non aprire la porta della propria abitazione agli sconosciuti. Bisogna inoltre chiamare le autorità competenti se si sospetta di avere a che fare con dei finti operatori sanitari. È consigliabile diffondere quanto più possibile questo messaggio tra parenti e familiari, mettendoli in guardia sugli "sciacalli", malviventi che vogliono approfittare della crisi in corso per raggiungere i loro loschi scopi ai danni delle persone indifese.

Giulio Golia, noto inviato del programma televisivo "Le Iene", commenta sul suo profilo Instagram: "Non ho parole, occhi aperti", collegandosi ad un post scritto da Valerio Staffelli, inviato del programma Striscia la notizia, che ha condiviso la notizia della truffa in atto.

Altre 'fake news' o 'bufale' collegate al coronavirus

Questa non è l'unica truffa in atto a peggiorare una situazione già delicata quale l'epidemia da COVID-19. Ad essa si aggiungono infatti delle notizie distorte, diffuse con diversi mezzi di comunicazione: su WhatsApp, ad esempio, diversi utenti hanno ricevuto una nota vocale di un finto infermiere che parla di due ragazze contagiate da coronavirus all'ospedale Perdenzoli di Peschiera del Garda.

Sempre sulla stessa app di chat istantanea circolava ieri un altro finto messaggio relativo ad un caso di contagio a Treviso. Infine, sullo stesso canale, è trapelata la notizia "bufala" della chiusura delle scuole a Catania. Agli audio fake di WhatsApp bisogna aggiungere i rimedi "farlocchi" promossi online: un "miracoloso" olio di origano in vendita a 25 euro come cura per il coronavirus, denominato "Oil of Oregamo Super Smart", che secondo finti studi promette di frenare la malattia, bloccando la duplicazione delle cellule ospiti infettate dal virus.