Sedici operatori sanitari e altre cinquantasei persone di una casa di riposo di Nerola, località poco distante da Roma, sono stati trovati positivi al Coronavirus. Scatta dunque l'allarme nella regione Lazio con un centro anziani pieno di contagiati che trasforma Nerola in una nuova 'zona rossa'.

Centro anziani pieno di contagiati: scatta il blocco di Nerola

Un bilancio preoccupante, pertanto, riscontrato nei giorni scorsi nel centro anziani Santissima Maria Immacolata di Nerola, piccolo comune che si trova alle porte di Roma, zona Nord. I settantadue casi complessivi di positività al tampone del Covid-19, infatti, hanno fatto scattare immediatamente la chiusura totale della zona, messa in quarantena dalle forze dell'ordine.

Dei settantadue totali ben ventisei sono residenti di Nerola. Ancora da capire come sia arrivato il virus nella casa di riposo. Dopo Fondi, cittadina distante 80 chilometri da Latina per cui erano state adottate inizialmente misure simili a quelle per Codogno, si tratta quindi della seconda zona della regione dichiarata ufficialmente 'rossa' a causa del contagio da Coronavirus.

La decisione delle autorità: 'Fino all'8 aprile divieto di allontanamento di tutte le persone'

La risposta delle autorità all'improvvisa situazione di emergenza dovuta alla positività di sedici su quaranta operatori sanitari e cinquantasei su sessantatrè persone della struttura è stata immediata e veemente. Il vice presidente della Regione Lazio e l'assessore alla sanità D'Amato hanno infatti annunciato la decisione, in comune accordo con il prefetto, il sindaco e il comitato scientifico del dipartimento di Protezione Civile, di svuotare immediatamente la casa di riposo e sopratutto di vietare l'allontanamento di tutti i residenti di Nerola dalla zona rossa e l'accesso da chi viene da fuori fino all'8 aprile, in modo tale da impedire al Coronavirus di diffondersi in altre parti della regione.

Lo stesso assessore aveva dichiarato di essere molto preoccupato riguardo alle condizioni delle strutture che ospitano gli anziani, evidenziando il fatto di dover mantenere molto alta l'attenzione per cercare di gestire nel miglior modo possibile la salute degli ospiti non autosufficienti.

Quattro strutture per anziani in emergenza nel Lazio

Il numero di residenze in emergenza è infatti pari a quattro. All'ultimo caso di Nerola si aggiungono altre tre strutture a Roma, Guidonia e Civitavecchia. Pochi giorni fa, sempre a Roma, erano state trovate positive in una struttura religiosa della capitale ben cinquantanove suore. Grande dolore aveva provocato la notizia della morte di un giovane di trentaquattro anni a Tor Vergata, che lavorava in un call center, dopo essere rientrato da un viaggio a Barcellona, in Spagna.