Continua a crescere il numero dei giovani deceduti a causa del coronavirus. Uno degli ultimi nomi è quello di Federico Castellin, 34enne di Cinisello Balsamo (Milano). La notizia del suo decesso ha lasciato i suoi concittadini sconvolti, visto che il giovane, gestore di un noto bar della zona, era molto conosciuto. Lascia un bambino di appena un anno e una compagna.

Intanto sul web è arrivato il ricordo commosso del sindaco di Cinisello Balsamo: "Un ragazzo che ha sempre dimostrato bontà". La cittadina dell'hinterland milanese, in questi giorni, ha anche accolto una ventina di salme di persone decedute, a Bergamo e provincia, a causa del Covid-19.

Federico, deceduto a causa del Covid-19 a soli 34 anni

La Lombardia è la regione italiana più colpita dall'emergenza sanitaria per il Coronavirus. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Protezione Civile (in data 28 marzo) solo qui si contano 5.944 deceduti e tra essi continua anche a crescere il numero dei giovani che perdono la vita a causa del Covid-19. Tra questi c'è appunto anche Federico Castellin, 34enne di Cinisello Balsamo (Milano). Il quale, al momento, è la vittima più giovane della sua cittadina.

Come detto, Federico lascia la compagna e un bambino di appena un anno. Era un ragazzo molto conosciuto nella sua città, infatti aveva preso in gestione, circa un anno fa, uno dei bar storici di Cinisello Balsamo, il "Bar Zen" in piazza Gramsci.

Anche la famiglia del giovane era molto nota, infatti il padre aveva un bar tabacchi nel quartiere Borgo Misto (luogo in cui aveva lavorato lo stesso Federico).

Cinisello Balsamo ha accolto alcune salme provenienti da Bergamo

Su Facebook il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi ha ricordato Federico come "un ragazzo che ha sempre dimostrato bontà, spirito di sacrificio e generosità".

Sempre sui social anche la Proloco cittadina ha deciso di commemorarlo: "Grazie Federico per averci accompagnato per un pezzo della nostra vita".

Cinisello Balsamo fa parte della cosiddetta "zona rossa milanese", quella in cui, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, il virus ha più possibilità di diffondersi. La cittadina in questi giorni, dopo la richiesta del Prefetto di Milano Renato Saccone, ha accolto anche le salme di alcune delle persone decedute a Bergamo e provincia (circa una ventina) a causa del coronavirus.

Nella mattinata di venerdì 27 marzo sono state trasportate presso i forni crematori cittadini, situati nel cimitero di Piazza dei Cipressi. Purtroppo infatti il forno crematorio del capoluogo bergamasco è al collasso, per questo motivo si è reso necessario il trasferimento delle salme verso i forni di altre località. I defunti sono stati trasferiti con l'ausilio dei mezzi dell'Esercito Italiano.